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Il mercato tra Joyo e fiere: parla Suona.it
Il mercato tra Joyo e fiere: parla Suona.it
di [user #17844] - pubblicato il

Con la crisi che non accenna a rientrare, il mercato è soggetto a profondi cambiamenti. Le fiere vanno affrontate in modo diverso e le nuove proposte orientali si fanno spazio. Mauro Tagliabue di Suona.it, distributore dei famosi pedali Joyo, ci ha dato la sua opinione in merito.
Inutile negarlo: anche un mercato come quello degli strumenti musicali, tutto sommato piccolo e apparentemente lontano dalle logiche commerciali che regolano altri campi meno "artistici", è soggetto all'andamento dell'economia. La crisi si è fatta sentire e ha cambiato notevolmente l'approccio di molti alla musica, sia degli acquirenti, sia degli addetti ai lavori.
I musicisti tengono sempre gli occhi più aperti alle nuove proposte del mercato orientale, che vanta prodotti di qualità in continua crescita a fronte di costi contenuti, i produttori si adattano a tale tendenza riducendo il fumo e concentrandosi sull'arrosto e i distributori devono essere in grado di reinventarsi scopritori di talenti, in grado di scovare strumenti di qualità al di là dei soliti nomi noti. Di conseguenza, anche le fiere dello strumento come Second Hand Guitars vengono affrontate con un occhio diverso. La mostra mercato viene vissuta maggiormente per scoprire nuove curiosità, conoscere gli ultimi aggiornamenti nei cataloghi dei grossi marchi e beccare quella chicca che ancora nessuno conosce ma che è destinata a far parlare tanto di sé, com'è accaduto in tempi recenti con i pedali Joyo, gli effetti per chitarra di produzione cinese che, a detta di molti, si portano dietro un rapporto qualità prezzo impressionante.
Suona.it di Mauro Tagliabue è distributrice del marchio Joyo in Italia, nonché presenza ormai d'obbligo al Second Hand e responsabile della scoperta, nel nostro Paese, di diversi marchi promettenti. Con queste premesse abbiamo fatto due chiacchiere con Mauro circa l'andamento del mercato, le sue opinioni sulla fiera dello scorso novembre e le ultime novità in catalogo.

Il mercato tra Joyo e fiere: parla Suona.it

Pietro Paolo Falco:
Sei una vecchia conoscenza per SHG e potresti fare un po' di paragoni con le scorse edizioni. Come ti è parso il pubblico quest'anno?
Mauro Tagliabue: Il pubblico di quest'anno è stato il classico pubblico di SHG, molto interessato, curioso, a caccia delle novità, soprattutto esperto conoscitore e amante degli strumenti di buona qualità. A SHG, effettivamente, non hanno mai avuto successo gli strumenti di bassissima qualità. Questo evidenzia il fatto che il pubblico di SHG è composto tutto da musicisti veri. Purtroppo anche quest'anno, confermando il trend delle ultime edizioni, molti visitatori si sono dovuti accontentare di guardare e provare gli strumenti, perché, a causa della crisi, i budget a disposizione sono sempre più piccoli.

PPF: Pedali economici come i Joyo, che voi distribuite, stanno velocemente conquistando il mercato. Credi siano un sintomo dell'attuale crisi economica o una possibile soluzione a essa?
MT: Non credo siano un sintomo della crisi nel senso che il pubblico non si è accontentato di comprare un pedale più brutto o più economico perché non può permettersi un "pedale vero".
Il fatto è che la produzione cinese ha raggiunto livelli qualitativi talmente alti che, se confrontata con la produzione occidentale o artigianale, risulta vincente nel rapporto qualità-prezzo. Oggi al prezzo di un pedale americano, anche se sicuramente migliore, si possono comprare tre pedali di produzione cinese con un livello qualitativo che ha poco da invidiare all'analogo occidentale. Quindi credo che questa tipologia di pedali sia una possibile soluzione alla crisi o, comunque, renda possibile un mercato che altrimenti in termini di numeri sarebbe molto più piccolo.


PPF: Al vostro stand a SHG c'era modo di provarli, giusto? Quali sono stati i commenti dei visitatori circa questi pedali?
MT: Certamente. I pedali erano tutti collegati e si potevano provare sia individualmente sia in combinazione fra di loro. I commenti sono stati tutti (solo) molto positivi, soprattutto per il livello qualitativo, indipendentemente dal loro prezzo.

PPF: Buona parte della fama di questi effetti è dovuto al passaparola in Rete, la stessa che spesso viene incolpata dai rivenditori per la concorrenza di store esteri. Insomma, il Web è un bene o un male per il mercato musicale?
MT: Il web rispecchia il mondo in generale, quindi tutti i lati positivi e negativi della gente che ci vive. Il fatto positivo del web è che le informazioni circolano molto rapidamente ed è possibile trovare tante notizie e test degli strumenti che ci interessano. Il fatto negativo è che ci sono tanti "asini" che si ergono al ruolo di grandi esperti e spesso scrivono delle bestialità che creano confusione e informazione errata nei confronti del pubblico che le legge. La concorrenza fra store esteri è un fatto inevitabile, ma che non trovo sia così negativa. Se la rete distributiva lavora bene, i prezzi sono allineati in tutta Europa e il pubblico può scegliere di acquistare dove trova il miglior servizio per le sue esigenze. Ovvio che c'è sempre chi per risparmiare dieci euro ordina dagli Stati Uniti, ma il mio messaggio ai musicisti è sempre: "poter provare il pedale nel negozio sotto casa non ha prezzo... per tutto il resto c'è la carta di credito!". Proprio per evidenziare la qualità del serivizio del negoziante, abbiamo creato presso molti rivenditori Joyo la stessa postazione di prova utilizzata a SHG, chiamata Joyo Test Corner, dove il chitarrista può trovare tutti i pedali collegati e provarli al meglio.

PPF: Oltre a prodotti per chitarristi, al vostro stand c'erano anche delle armoniche. Ce ne parli? Perché, tra tanti strumenti, portare proprio l'armonica in una fiera per chitarristi e bassisti?
MT: Perché da sempre l'armonica è lo strumento complementare del chitarrista e musicista blues in generale. Le armoniche Seydel sono strumenti molto conosciuti nel mondo blues e considerati fra i migliori della produzione mondiale. È l'unico produttore a utilizzare ance in acciao inox! La gamma disponibile è vastissima e può soddisfare dal beginner all'armonicista più esigente. Infatti a SHG hanno avuto parecchio successo i Beginner Pack, dei metodi di di insegnamento su CD-Rom e libretto, inclusa armonica in C, che permettono di iniziare lo studio dalle prime note singole sino alla scala di blues.
Fra l'altro Seydel è l'unico produttore che realizza armoniche diatoniche in tonalità acute o in ottave inferiori, arrivando su alcuni modelli ad avere 29 tonalità maggiori disponibili, oltre alle tonalità in minore.
Ma l'armonica non è solo blues. Io personalmente sto approcciando l'armonica cromatica, che è bellissimo come strumento solista per ogni genere musicale ed è molto più facile da suonare di quel che può sembrare!


PPF: Quali sono i tuoi buoni propositi per l'anno nuovo e, magari, per il prossimo SHG?
MT: Io sono sempre alla ricerca di novità e, soprattutto, di qualcosa di diverso. Spero che la "caccia" funzioni e che io possa portare tante novità interessanti. Gli anni scorsi abbiamo portato grandi musicisti a SHG a suonare le nostre Cole Clark o le WSL. Quest'anno abbiamo preferito che fosse il pubblico a suonare. L'anno prossimo chissà!
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