Accordo: Aspettando SHG Salerno: Reference Laboratory

Il rig di un buon musicista è fatto di amplificatori, strumenti, effetti, ma anche di un cablaggio a regola d'arte. Reference Laboratory è maestro in questo e porterà la propria esperienza all'SHG del 5 maggio 2013, la prima edizione di Second Hand Guitars nel meridione.

Reference sarà a Second Hand Guitars Salerno con nuove proposte per i chitarristi acustici, i jazzisti e i contrabbassisti, ma anche tante dritte per qualunque componente di una band circa la scelta dei cavi giusti per mettere insieme la propria strumentazione e per portarla su un palco conservando il suono ottenuto con tanta fatica in sala prove.
Angelo Tordini ci dice la sua in attesa che i visitatori mettano alla prova i suoi cavi dal vivo. L'appuntamento è per domenica 5 maggio a Salerno, per il primo SHG al sud Italia.

Con la prima edizione di Second Hand Guitars al mezzogiorno, è giusto ripetere i convenevoli: puoi presentare il tuo lavoro come faresti con un visitatore del tuo stand a Salerno?
Per mia esperienza, le novità arrivano prima in USA, poi dopo un anno sbarcano in Europa e prima fra tutte UK, per proseguire in Francia e Germania e per poi l'aggiungere l'Italia dopo sei mesi, partendo dal nord per arrivare infine a sud. Non si tratta di frasi fatte né convenevoli, ma della realtà secondo la quale ci sono dei tempi che vengono rispettati, fino a quando non prevale la comunicazione via web e quindi le distanze e le differenze si riducono. Fate bene a proporvi ex novo a Salerno! Troverete tanto entusiamo e sarete benvenuti, i musicisti autoctoni potranno finalmente attingere alle informazioni partecipando a una fiera comoda da raggiungere, grazie alla sensibilità di Accordo.
Noi a Salerno ci presenteremo con le stesse performance che ci hanno fatti distinguere a Milano. Daremo la massima rilevanza al Segnale quindi saranno fortunati coloro che venendoci a trovare scopriranno di avere bisogno dei nostri cavi per sentire e fare la differenza sul suono del proprio strumento o della propria voce.

Siate già ben noti al pubblico di SHG Milano, che obbiettivi avete per questo primo SHG al sud?
L'obiettivo è fornire con il medesimo format gli insegnamenti che riguardano il segnale sulla linea e proprio a Salerno presenteremo un'anteprima quasi nazionale. Faremo capire al musicista che il suono è nelle sue mani, quindi nel suo cablaggio, nella sua catena audio anche influenzata da una errata asta microfonica che induce rumore nel microfono e che non si toglie più oppure anche a danno del segnale. Il musicista, chitarra, basso, voce, batteria, tastiera ognuno deve fare il proprio check in e deve sentisi come a cappella, grazie al cavo!
È il musicista che trovandosi sul palco deve dare il cavo bilanciato e sbilanciato al backline, è lui che deve andare a vedere se lo stage box di palco è ben fatto o se i contatti sono ossidati, è lui che deve dare il segnale diritto e pretendere dal fonico di palco o dai fonici di sala il rispetto del suo suono.
Quando viene svolto il line check, è il musicista che deve rendersi conto del livello ed anche durante il sound check il musicista non deve sentirsi ostaggio del sound engineer o del backliner. Lui è e rimane il protagonista, deve arrivare con il suo cablaggio e rendersi conto che i suoi cavi vengano utilizzati al meglio perché una distribuzione di palco "cinese", oltre a ridurre il segnale, è come mettere un panno di lana a davanti a ogni strumento di quel palco, come ostacolo.

Pare che la crisi si sia fatta sentire di più al meridione che altrove: qual è la tua proposta/offerta anti-crisi per stimolare i visitatori di SHG?
La crisi è ovunque, non è una questione di regione, e la vita del musicista è dura ovunque. Non è questione di crisi ma di investimenti mai svolti.
Io ricordo i momenti in cui erano usciti i campionatori, era un fermento, un'innovazione. Oggi le innovazioni non godono di altrettante reazioni, per cui da parte del musicista rimane la passione, mentre nel mercato mancano le opportunità. Quindi prevale l'invito a investire in professionalità uscendo dai confini della nostra nazione per poi rientrare. Noi li inviteremo a investire in professionalità dandoci un parere sul nostro nuovo look - che non è un'etichetta ma una vera e propria carta d'identità - come ad esempio il RICS01R (Rock Bite Series) e il RIC01 (Live Act Series) - e testando i nostri cable pack, in particolare il California, una combinazione tra cavo di potenza, bilanciato e sbilanciato dove vengono ottimizzati l’impedenza tra testata e cabinet, l'induttanza tra microfono davanti al cabinet e la capacità del cavo strumento. La differenza sarà sensibile.

Come possiamo riconoscere il tuo stand in fiera? Avete preparato qualche esca particolare per attirare i visitatori?
La nostra esca è STOP e ascolta il cavo. Non a caso sarà con noi dalle 15:00 un artista eccellente e da cui c'è molto da imparare, è Giacomo Castellano con i suoi cavi Reference RIC01 e RICS01R. Poi ci saranno le novità. E per i chitarristi che spendono sull’acustica e vogliono risentire amplificato quel tono, quella dinamica, quegli armonici dello strumento, avremo il cavo RIC01A. Per i cultori del contrabbasso e dello strumento chitarra jazz il cavo sia RIC01A sia jazz. Abbiamo rilevato che per abbinare uno o due pedali allo strumento acustico è importante supportarli con una completa linea di cavi RIC01A che noi abbiamo definito "acustici".