di Gianni Rojatti [user #17404] - pubblicato il 25 novembre 2013 ore 13:30
Tony MacAlpine si serve di sweep, tapping e legato per trasformare l'esecuzione di triadi e arpeggi in un giro sulle montagne russe. Una sfida per gli appassionati di chitarra estrema e uno studio impegnativo e utile per chi vuole lavorare su tecnica, coordinazione e visualizzazione di note e diteggiature sulla tastiera.
Continuiamo a parlare di sweep. Nello stile del chitarrista Tony MacAlpine, maestro e pioniere dello shred neoclassico, questa tecnica è contaminata con l’utilizzo del tapping e del legato. Ricorrere a delle soluzioni esecutive che mettono in gioco più tecniche, garantisce una maggiore ampiezza di sonorità. Nel caso degli arpeggi suonati e spiegati da MacAlpine una semplice e rigorosa esecuzione in sweep o in legato, porterebbe con sé una certa monotonia nella sonorità ed esaspererebbe il carattere meccanico e scolastico del passaggio.
Viceversa mescolare tra loro più tecniche vivacizza un’esecuzione e spesso incentiva e agevola la possibilità di articolarla e svilupparla ulteriormente.
Nella precedente lezione MacApline si serviva del tapping per estendere degli arpeggi.
In questo video, MacAlpine enfatizza l’utilizzo del legato per isolare all’interno dei suoi passaggi in sweep delle ulteriori sezioni di triade o arpeggio che poi ribatte su ottave più alte, estendendole anche in tapping. Il risultati sono passaggi vorticosi e tecnicamente esaltanti.
Partiamo dall’arpeggio di Cm9 (C, Eb, G, Bb, D) che avevamo sezionato nella scorsa lezione.
MacAlpine sintetizzava questo arpeggio sommando due quadriadi: il Cm7 (C, Eb, G, Bb) e il Ebmaj7 (Eb, G, Bb, D).
Ora l’arpeggio di Ebmaj7, suonato sulle corde di B e Em, è riproposto identico ma un’ottava più in basso, sulle corde di D e G.
Ora osserviamo il passaggio tra i due arpeggi, disposti su ottave differenti. Nella partitura abbiamo evidenziato la settima, il D. Nell’arpeggio più alto questa nota era suonata in tapping al 22° tasto sulla corda di E cantino e al 15° tasto sulla corda di B. Nel passaggio sull’ottava più bassa, per agevolare e rendere l’esecuzione più fluida, il D preso sulla corda di B al 15° tasto, viene suonato in tapping sulla corda di G al 19° tasto. Proponiamo, una a fianco all’altra le due opzioni di passaggio su due ottave. Nella prima passiamo da una diteggiatura all’altra, riproponendole identiche, nella seconda ci serviamo del tapping come fa MacAlpine.
Chiarito questo passaggio, cimentiamoci nell’esecuzione completa dell’arpeggio, davvero impegnativa.
Ora invece, affrontiamo uno sviluppo analogo su una triade di Cm.
L’idea è quella di intersecare l’arpeggio di Ebmaj7 isolato sulle corde di D e G, con la triade di Cm appena vista. Visualizziamo prima la semplice triade di Eb e poi reinseriamo la settima D in tapping.
Ecco il lick completo: si parte dall’esecuzione in sweep del Cm per poi ritagliarne all’interno il passaggio sull’arpeggio di Ebmaj7 suonato in tapping e legato.
Quindi, allacciamo il paracadute e cimentiamoci nella combinazione estesa dei due arpeggi che abbiamo sintetizzato così:
Curate la precisione, la coordinazione e concentratevi nell'eseguire questi lick ed esercizi con una pronuncia ritmica regolare e fluida, senza singhiozzi, pause o accelerazioni.
Per i metallari, gli shredder e gli appassionati di chitarra estrema questi esercizi saranno più spassosi che un giro sulle giostre. Ma invitiamo anche i chitarristi più tradizionalisti o semplicemente legati e interessati ad altri generi a cimentarsi con questi studi. Questi lick eseguiti con un suono pulito, ripensati in ottavi a una velocità di 80, 100 BPM saranno ottimi esercizi di studio, riscaldamento e coordinazione. Contribuiranno a irrobustire la tecnica, aumentare il controllo delle pennate e aiuteranno a conoscere meglio la tastiera della chitarra.
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