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Buddy Whittington tra vintage, pawn shop e tour imminenti
Buddy Whittington tra vintage, pawn shop e tour imminenti
di [user #116] - pubblicato il

Il bluesman texano sarà presto sui palchi italiani per cinque date imperdibili. In attesa di incontrarlo dal vivo, abbiamo approfondito la conoscenza della sua chitarra di punta, una Strat vintage comprata per pochi dollari. Una breve chiacchierata con Buddy ha dato il via a considerazioni inaspettate.
Il bluesman texano sarà presto sui palchi italiani per cinque date imperdibili. In attesa di incontrarlo dal vivo, abbiamo approfondito la conoscenza della sua chitarra di punta, una Strat vintage comprata per pochi dollari. Una breve chiacchierata con Buddy ha dato il via a considerazioni inaspettate.

Buddy Whittington è bluesman di razza. Sanguigno, dal fraseggio gustoso e capace di vocalizzi grintosi quanto il suono della sua chitarra, il Buddy sarà in Italia per un tour che lo porterà attraverso cinque città in lungo e in largo per la penisola.
Gli appuntamenti, tutti ravvicinati e imminenti, sono:

11 dicembre - San Giovanni alla Vena (PI) - Blitz Live - info
12 dicembre - Vignola (MO) - Stones Café - info
13 dicembre - Ascoli Piceno - Break Live Club - info
14 dicembre - Roma - Casa del Jazz - info
15 dicembre - Caserta - La Storia - info

Fan irriducibile dei single coil, Buddy è innamorato della Stratocaster, ma non disdegna il suono di un buon humbucker.
"Mi piacciono troppo i miei single coil. Ma quando cerchi 'quel' sound devi scegliere gli humbucker" racconta Buddy, parlando della sua nuova Lentz Croyden, chitarra di estrazione gibsoniana prodotta dalle stesse mani che hanno dato vita alla HSL con cui compare in buona parte dei live oltre-oceano. Quando è impegnato in un tour europeo, invece, è solito accompagnarsi con una Fender Stratocaster, una chitarra d'epoca dietro la quale si nasconde una storia interessante.
Gli abbiamo chiesto di parlarci della provenienza di quella Strat che, con tutta probabilità, riempirà i club italiani durante la prossima settimana.


Buddy Whittington: È una Fender Stratocaster del 1963. Mi fu regalata dal mio testimone di nozze: lui l'aveva comprata in un banco dei pegni per 125 dollari all’inizio degli anni '80. Era integra e perfettamente funzionante. L'ho suonata quasi a ogni concerto da allora e di recente ho sostituito il manico e due dei pickup. Al centro e al ponte ora ho dei pickup di Jerry Amalfitano, grandi prodotti.

Tra i chitarristi c’è un po' il mito della "chitarra perfetta" trovata in un vecchio pawn shop. Come lo spieghi?
BW: Succedeva molto tempo fa, quando erano semplicemente vecchie chitarre. In ogni caso oggi è possibile mettere le mani su ottime chitarre a bassi costi. In realtà, la ragione per cui le vecchie chitarre sono diventate così ricercate è che quando Fender passò a CBS e Gibson a Norlin ci fu meno "mano umana" sulla catena di montaggio, si prestava meno attenzione ai dettagli. Oggi, invece, credo che entrambe le aziende siano piuttosto focalizzate nel produrre ottime chitarre.

Quindi pensi che una chitarra di oggi possa tranquillamente essere all'altezza di uno strumento vintage?
BW: Certo! Puoi avere una chitarra migliore soprattutto quando ne scegli una nuova che ti piace e si adatta a te, al tuo stile, la suoni e la "consumi" con le tue mani. Non parlo del relic, ma di quando fai venir via la vernice suonando.
Il vintage è ok, ho alcune chitarre più datate, ma ce ne sono di buone così come di cattive. È esattamente come oggi, solo che ora in proporzione ci sono molte più buone chitarre in circolazione rispetto al passato.



Tra gli strumenti di culto del passato, sebbene economici, spiccano le Danelectro. Tu ne hai usata una nel video "Slow Rollin Train", con i Dr Wu. Sono davvero chitarre valide come si dice in giro?
BW: In realtà, quella del video è una Jerry Jones, una replica Danelectro. Jerry cominciò a produrle perché molti musicisti country di Nashville cercavano delle Danelectro che suonassero bene.
A differenza da come si è portati a pensare, non sempre quelle chitarre risultavano utilizzabili. Sono chitarre estremamente economiche, e trovarne una che suoni bene è estremamente difficile. Così lui pensò di metterle a punto piazzandoci sopra un buon ponte, regolando l'action, l'inclinazione del manico... e ne faceva degli ottimi strumenti.
Puoi trovarne una in giro per un migliaio di dollari, che non è molto per il mercato di oggi. Considera poi che Jerry si è ritirato... quindi può essere un affare!


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