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Shadow SH Panaflex: stereo senza fili
Shadow SH Panaflex: stereo senza fili
di [user #16167] - pubblicato il

La tedesca Shadow presenta l'SH Panaflex, un sistema wireless finalmente dedicato alla chitarra acustica. Pratico, veloce da installare e anche discreto, visto che viene ospitato nella buca, è un'ottima soluzione per correre sul palco senza tirarsi dietro cavo, DI , mixer e fonico.
La tedesca Shadow presenta l'SH Panaflex, un sistema wireless finalmente dedicato alla chitarra acustica. Pratico, veloce da installare e anche discreto, visto che viene ospitato nella buca, è un'ottima soluzione per correre sul palco senza tirarsi dietro cavo, DI , mixer e fonico.

Sembra un volante per la Wii, in realtà è un pickup con preamplificatore per chitarra acustica. Niente di nuovo fino a qui, se non fosse per l’assenza di cavi da usare tra chitarra e mixer. Anche questa forse non è del tutto una novità. In fondo anche a una chitarra acustica si può collegare un qualsiasi sistema wireless tradizionale, vero. Lo Shadow SH Panaflex però è espressamente dedicato agli strumenti acustici e presenta già al suo interno delle feature interessanti.
Possiamo facilmente intuire che l’idea che si nasconde dietro il Panaflex sia quella di elettrificare strumenti acustici non provvisti di piezo e pre, intaccandone il meno possibile la struttura.
Le istruzioni per installarlo sono abbastanza chiare, anche se sicuramente una gita dal liutaio per fare un lavoro più curato è auspicabile. Dopo aver montato il pickup sotto l’osso del ponte il sistema occuperà la buca, da cui può comunque essere rimosso abbastanza agevolmente e quindi non necessiterà di interventi sulle fasce o sull’attacca cinghia come altri sistemi. Ovvio che se tra le mani avete già una chitarra dotata di sistema di amplificazione, per eliminare il cavo, tanto vale accaparrarsi un wireless system standard da collegare direttamente alla presa jack.

Shadow SH Panaflex: stereo senza fili

Tutto nell’SH Panaflex è concentrato in una piccola scatoletta di plastica, compresi un accordatore molto rapido nella risposta e la batteria al litio con cinque ore di autonomia dichiarate. Tutti i controlli sono alloggiati sul fronte. Oltre al pulsante per l’accensione dell’accordatore e a quello dedicato all’on off, ne troviamo quattro. Su questi c’è da dire che l’accesso alle piccole rotelline non è certo la cosa più agevole del mondo, probabilmente però non era possibile migliorarlo di molto. Sicuramente, presa la giusta confidenza con l’SH, sarà anche più facile giocare con i potenziometri, tenendo poi conto che live solitamente si interviene quasi solo sul volume a sound check finito.

Proprio al livello di output è dedicata la prima manopola, troviamo poi due controlli di tono. Qui le cose si complicano un pochino: il sistema prevede un controllo combinato di bassi e alti, ma che agisce indipendentemente sulle tre corde basse e su quelle alte.
La quarta manopola permette di utilizzare al meglio il sistema panoramico, da cui prende il nome questo oggetto. Intervenendo sul controllo Pan infatti si aumenta la "spazialità" del suono: le corde dal mi cantino a quello basso vengono pannate dal canale sinistro a quello destro creando un sound particolare. Ovviamente, per utilizzare questa configurazione, bisognerà cablare il ricevitore con due cavi mono, oppure con un cavo a Y. Non nascondiamo che, sulle prime, ascoltare le sei corde provenire da direzioni diverse ci ha un po' disorientato, ma probabilmente l’applicazione live e soprattutto in studio può riservare sorprese, magari pure gradite.

La descrizione del trasmettitore è pressoché completa. Come ogni sistema wireless, però, anche l’SH Panaflex è dotato di un ricevitore. Nella fattispecie, quello in dotazione è realizzato non in sola plastica ma anche in metallo, con un grosso display frontale. L’idea di robustezza ci conforta ed è confermata anche dai jack presenti sul retro, dall’aria resistente e duratura.
Il ricevitore è creato per connettersi in automatico, basterà premere il pulsante sul pannello anteriore. Sul retro si trovano invece i due jack di uscita e anche una S/PDIF molto utile per connessioni con schede audio e computer.
Il ricevitore permette anche di ricaricare la batteria del trasmettitore, basterà collegarla con un cavo USB. In dotazione se ne trova uno solo, che però servirà per collegare il ricevitore all’alimentatore.

Shadow SH Panaflex: stereo senza fili

Come in ogni prodotto per far musica, robustezza, estetica e caratteristiche tecniche passano in secondo piano quando bisogna parlare di suono.
Il problema che ci si pone quando si amplifica una chitarra acustica è quello di riuscire a riprodurre fedelmente ciò che si ottiene unplugged. Con un piezo, purtroppo, anche le differenze tra chitarre completamente diverse vengono appianate. Anche in questo caso il piezo suona da piezo, con quel sound più ricco sulle medie, con molto attacco rispetto alla chitarra non amplificata. Fortunatamente non troppo nasale.
La possibilità di intervenire separatamente sulle corde basse e sulle alte con il controllo di tono però rappresenta una risorsa interessante proprio in funzione delle caratteristiche standard dei pickup piezoelettrici. Scurendo un po' le alte a aprendo più le corde avvolte si può bilanciare in maniera migliore il sound creando un impasto più equilibrato.

Spendiamo però due parole sul sistema panoramico. Lo abbiamo provato a lungo, concludendo che un uso eccessivo della separazione delle corde tra L e R risulti un po' controproducente. Aprendo infatti completamente il controllo Pan, si ottiene una vera separazione più che un effetto stereofonico. Si ha proprio l’impressione che due chitarristi si siano smezzati le parti e suonino gli accordi un pezzo per uno. La divisione, quindi, a nostro avviso è molto più utile per la gestione separata dei toni piuttosto che per aggiungere vera spazialità. Soprattutto se si pensa che la stereofonia di una chitarra acustica in studio non si ottiene pannando a destra e a sinistra le corde in questo modo (operazione tra l’altro difficilmente realizzabile con dei microfoni) ma utilizzando per esempio due condensatori in configurazione XY.
Sicuramente si può trovare un modo creativo per utilizzare questa funzione, e averla in fondina è comunque una possibilità in più.

Shadow SH Panaflex: stereo senza fili

Visto che la funzione panoramica è ampiamente dimostrata nel video ufficiale della casa, abbiamo preferito testare la caratteristica che più interessa in un sistema wireless. Non bisogna infatti dimenticare che l’SH Panaflex nasce soprattutto per amplificare le chitarre acustiche, ma senza fili. Quindi lo abbiamo installato su una Yamaha APXT1 che di suo non ha un suono enorme, e abbiamo realizzato tre MP3 a diversi metri di distanza, ovviamente in ambiente aperto, come potrebbe essere quello di un palco.





In definitiva, lo Shadow SH Panaflex è un ottimo modo per ottenere un suono di buona qualità da una chitarra acustica che, di serie, non monta né piezo né microfoni. Rappresenta una soluzione comoda, di facile installazione e che influisce ben poco sulla struttura dello strumento. Certo, il prezzo di 350 euro circa è giustificato solo da un intenso uso live, dove l'SH sa farsi valere anche grazie al suo sistema anti feedback on board. Tuttavia siamo certi che il sistema Shadow saprà trovare parecchi fan tra i chitarristi acustici che vogliono elettrificare la loro chitarra senza interventi invasivi e godendo di un sound convincente, una spanna sopra qualunque pickup magnetico da buca.

Per maggiori informazioni sul Panaflex e sulla gamma di prodotti visitare il sito ufficiale Master Music, distributore per l'Italia del marchio Shadow.

Shadow SH Panaflex: stereo senza fili
panaflex pickup shadow
Link utili
Master Music
Shadow
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