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D'Aquisto DQ JZ Jazz Line
D'Aquisto DQ JZ Jazz Line
di [user #32554] - pubblicato il

D'Aquisto resta un nome intramontabile nel panorama delle jazzbox. La sua DQ-JZ tiene alto il livello con un progetto classico fatto di acero laminato e un solo humbucker, dove la cura per l'estetica e per i contenuti tiene testa a standard da liuteria artigianale.
D'Aquisto resta un nome intramontabile nel panorama delle jazzbox. La sua DQ-JZ tiene alto il livello con un progetto classico fatto di acero laminato e un solo humbucker, dove la cura per l'estetica e per i contenuti tiene testa a standard da liuteria artigianale.

Non si può descrivere l'odore, anzi il profumo che esce dalla custodia di una chitarra nuova, un misto piacevole di legno e vernice che ricorda le figurine da bambini.
Per questo test la chitarra mi è stata fornita da Master Music, unico distributore D'Aquisto in Italia. Nella scatola triangolare di cartone c'è una custodia rigida bellissima, quindi la chitarra ne è provvista già di serie: ci mancherebbe, visto il livello e il costo dello strumento.
All'interno in dotazione c'è la classica chiavetta di regolazione del trussrod. La tastiera e corde sono protette da una striscia di carta con del morbido feltro su un lato. Chiude il tutto un certificato su carta pergamena che ne accerta assemblaggio e regolazione totale.

Prendo lo strumento e lo imbraccio con emozione. La bellissima finitura color miele lucido fa trasparire la notevole ricchezza delle fiammature sul top laminato in acero.
La chitarra è per definizione una hollowbody, cioè con il corpo vuoto e con un solo pickup, un humbucker D'Aquisto incastonato sul top. Quindi, rispetto a una archtop tradizionale con pickup sospeso o non amplificata, la parte acustica dello strumento è leggermente sopita. Chiudono con semplicità la parte elettronica un solo controllo di volume e uno di tono.
Il fatto che abbia minor suono acustico rispetto a una archtop vecchio stampo non è un difetto, anzi il suono da spenta risulta nitido e definito, direi fermo e senza sbavature.

D'Aquisto DQ JZ Jazz Line

Estratto dalla custodia, incredibilmente lo strumento è perfettamente accordato. L'action è perfetta: la mano scorre veloce e precisa attraverso i venti tasti alloggiati su una tastiera in ebano praticamente perfetta, liscia e veloce.
Le meccaniche Gotoh SG301 con palettine in ebano sono morbide e molto precise. Le corde lisce di serie .012/.056 chiudono la dotazione dello strumento.


Per realizzare il test ho usato un DV Mark AC 601, perfetto per il suono acustico e con il gain necessario per introdurre una leggera saturazione gradevole per il genere a cui la D'Aquisto è dedicata. L'audio della prova proviene da un mix tra DI, il classico SM57 davanti al cono e un panoramico a condensatore posizionato a un paio di metri per riprendere il suono espanso nell'ambiente, a grande giovamento dell'espressione dinamica e ricchezza di armoniche.
Lo strumento suona alla grande. La DQ-JZ risulta molto reattiva, con un suono che esce veloce e dinamico, ricco di sfumature e opportunità a patto di darle la giusta amplificazione, elemento non di secondaria importanza rispetto alla chitarra.
Ovviamente, come per tutte le fuori classe, l'eccellenza ha un costo che in questo caso si aggira intorno ai 3900€ di listino. Dai rivenditori viene applicato uno sconto del 15/20% che rende la D'Aquisto altamente concorrenziale anche se rapportata a molte chitarre eccellenti di liuteria artigianale. La DQ-JZ unisce i pregi dell'hand-made con la precisione e il rigore del prodotto industriale.
Forse nel tempo smetterò di sognarla di notte, ma sicuramente non dimenticherò il suo profumo aprendo la custodia per la prima volta.

D'Aquisto DQ JZ Jazz Line
chitarre semiacustiche d'aquisto dq-jz
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