Migliora i tuoi accompagnamenti: Giudizi Universali
di redazione [user #116] - pubblicato il 09 agosto 2014 ore 08:00
Suonare una canzone in strumming, giocare con ritmiche mirate a imitare il groove di una batteria può essere divertente, ma inserire in scaletta qualche brano dalle sonorità più morbide può rivelarsi una mossa vincente per rendere più vario il proprio set acustico.
Suonare una canzone in strumming, giocare con ritmiche mirate a imitare il groove di una batteria può essere divertente, ma inserire in scaletta qualche brano dalle sonorità più morbide può rivelarsi una mossa vincente per rendere più vario il proprio set acustico.
Quando si suona da soli o si accompagna un cantante con la propria chitarra acustica, sapersi confrontare con sonorità differenti è fondamentale, pena un concerto monotono e piatto. La ritmica di una chitarra acustica che picchia contro il ponte e imita le percussioni è trascinante e riempie bene in un arrangiamento, ma a volte l'orecchio vuole riposarsi e orientarsi verso qualcosa di più elaborato, pianistico e soft.
"Giudizi Universali" di Samuele Bersani è un brano ideale per confrontarsi con un arpeggio più complesso, che possa far divertire chi suona e incuriosire chi ascolta. Nella versione di Paolo Pilo, la canzone sfrutta posizioni degli accordi che ricordano i rivolti solitamente utilizzati dai pianisti, con movimenti delle voci interne relativamente stretti, per evitare salti di sonorità che spezzerebbero la continuità dell'esecuzione. Un gioco di bassi e un arpeggio ben studiato per l'intro si alternano a una strofa in cui i cantini vengono volutamente lasciati risuonare a vuoto, mentre gli accordi si muovono sul range più basso e aiutano a conferire un suono più arioso al tutto. Pronti a partire per festeggiare ferragosto in spiaggia, un brano suonato così non può che catturare l'attenzione degli amici a un falò e del pubblico in un locale.
Questi lavori con Paolo Pilo sono più dei suggerimenti, un invito a essere creativi e originali. Il suo modo di suonare, personalissimo ed estemporaneo, è molto difficilmente congelabile in una tablatura, anche a causa delle componenti percussive. Più che imitare Paolo Pilo, conviene lasciarsi ispirare e provare a seguire il suo esempio creando qualcosa di proprio.