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La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth
La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth
di [user #17844] - pubblicato il

L'acero cotto, roasted, torrefied o baked è sempre più presente nei cataloghi delle aziende fino a giungere nell'after-market con le forniture dei big come Warmoth. Abbiamo chiesto a Ken in persona di spiegarci i segreti del materiale e della sua evoluzione.
L'acero cotto, roasted, torrefied o baked è sempre più presente nei cataloghi delle aziende fino a giungere nell'after-market con le forniture dei big come Warmoth. Abbiamo chiesto a Ken in persona di spiegarci i segreti del materiale e della sua evoluzione.

Con le riserve mondiali di legni che cominciano a scarseggiare e con un mercato che diventa sempre più esigente e affamato di novità, il concetto di legni modificati con le alte temperature sta ottenendo grande attenzione dai chitarristi.
Il trattamento ad alte temperature consiste nella "cottura" dei legni (solitamente l'acero per manici e tastiere) in dei particolari forni che, per mezzo del calore, estraggono impurità, umidità e altre sostanze dai materiali. I vantaggi di un processo simile sarebbero molteplici, sia estetici sia funzionali.

Dopo i primi esperimenti di manici e tastiere torrefatti offerti da Gibson, Suhr e Music Man tra gli altri, i legni trattati ad alte temperature stanno diventando sempre più diffusi e sbarcano anche in territori after-market.
Di recente, il noto store virtuale di parti per chitarre e bassi elettrici Warmoth ha aggiunto alla propria collezione di manici anche una selezione di pezzi in acero "cotto" o, come più spesso lo si sente chiamare, roasted/torrefied/baked maple.

La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth

Tra le caratteristiche che hanno determinato la diffusione del nuovo materiale si annoverano una maggior resistenza alla torsione e agli stress causati da sbalzi termici, un peso ridotto e un feeling tutto particolare. I chitarristi guardano con curiosità in direzione di quei manici color caramello, ma talvolta anche con una certa diffidenza, e un approfondimento diventa d'obbligo.

I manici roasted sono belli, scorrevoli, fanno risaltare venature e figurazioni dei legni ed emanano un ottimo profumo di sciroppo d'acero. Così almeno Warmoth presenta il suo nuovo catalogo.
Abbiamo approfittato della nuova infornata (si perdoni il gioco di parole) di manici cotti per scambiare due parole con Ken Warmoth in persona.

Pietro Paolo Falco: Immagino che abbiate fatto molte ricerche prima di inserire in catalogo questi manici. Quali sono stati i commenti più entusiasti e quali i peggiori che avete avuto dai musicisti circa i manici roasted?
Ken Warmoth: Abbiamo passato molto tempo su internet a fare ricerche sui legni con modifiche termiche (chiamati anche legni cotti, baked o roasted). Quando legni di questo tipo sono apparsi per la prima volta sul mercato della chitarra eravamo incerti se fossero solo una caratteristica estetica o se ci fosse qualcosa di più sostanziale nel processo. Inoltre, la disponibilità di certi legni era limitata e i prezzi erano esorbitanti. Col passare degli anni sono emerse molte più informazioni e i prezzi si sono abbassati fino a poter essere considerati ragionevoli. Gli aspetti più eccitanti di questi legni sono il feel scorrevole (non richiedono finiture) e il rischio minimo di movimento del legno (twisting/warping).
Finora non abbiamo incontrato nessuna lamentela se non che non avevamo abbastanza legni roasted disponibili, oltre alle richieste di acero figurato, birdseye, curly, flame eccetera. C'è inoltre molta richiesta di manici in un unico pezzo, che non siamo ancora in grado di procurare a prezzi ragionevoli per i legni roasted, anche se possiamo confidare che non bisognerà attendere ancora a lungo.


PPF: Sentir parlare dell'acero cotto come di un legno privato di umidità e impurità potrebbe far pensare che le caratteristiche siano simili a quelle di un manico stagionato per diversi anni. Sarebbe corretto pensare al processo di cottura come a una super stagionatura?
KW: Non lo consideriamo in questo senso. Non necessariamente un vecchio manico è più stabile o resistente alle torsioni rispetto a un manico nuovo (naturalmente, il semplice fatto che siano vecchi e non abbiano ancora subito torsioni potrebbe essere un indice di buona stabilità del legno) e suonare un vecchio manico così com'è è una strada aperta a delle problematiche. I vecchi manici hanno al loro interno gli stessi zuccheri e minerali di un manico nuovo, sono solo più vecchi. Se un manico vecchio venisse ficcato nel terreno e usato come palizzata marcirebbe in fretta.
I legni modificati col calore sono differenti a livello strutturale rispetto ai vecchi manici. L'umidità, gli zuccheri e i minerali sono estratti dai legni e il risultato è una stabilità a lungo termine.


La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth

PPF: Un manico roasted è più resistente e non richiede vernici. Questo come cambia il suono? A cosa lo paragoneresti per feeling e timbro?
KW: Tutti i tipi di legno sono caratterizzati da un range di durezza e densità che varia da pezzo a pezzo. Il frassino è un esempio perfetto: questi alberi sono molto morbidi alla base del tronco e diventano più duri, densi e leggeri via via che si va verso l'alto. Anche l'acero cambia per densità, peso e durezza, e naturalmente questo avrà un impatto sul suono.
Un legno modificato col calore perde della forza nel processo, non è rigido quanto il legno non modificato. Da un punto di vista pratico, non si notano differenze misurabili per l'impiego o la resa dei legni. Considera inoltre che esistono diversi stadi di modifica termica ed è possibile notarlo nelle colorazioni dei legni: si può arrivare ovunque dal classico colore dell'acero a un color noce scuro. Più scuro diventa, più si fa leggero e meno forte. Abbiamo visto degli esemplari particolarmente bruni che si rovinano facilmente premendo con un'unghia e odorano come di carbone. I legni usati da Warmoth sono a metà strada in questo processo di modifica, sufficiente per ottenere la stabilità desiderata ma non così estremo da comprometterne la forza. I nostri legni modificati continuano a suonare come dei normali manici in acero. Hanno però un feel leggermente differente, che potremmo chiamare "cerato", ma che risulta veloce e piacevole… tutti adorano quel particolare feel!


PPF: Gibson ha sconvolto tutti adottando delle tastiere in acero torrefatto al posto del tradizionale palissandro per alcuni modelli. Ha senso una Les Paul realizzata così? Quanto del DNA della chitarra cambia, trattandola in questo modo?
KW: Sai, le opinioni sono varie ed è difficile delineare delle specifiche. Stiamo parlando di una tecnologia emergente che si evolverà ancora nei prossimi anni. Con le riserve di legni che scarseggiano e nuovi sostituti da trovare per i legni tradizionali, chissà che direzione prenderanno le cose.
L'Ipe può essere modificato col calore per diventare il nuovo sostituto dell'ebano? Così tanti particolari vanno a costituire il progetto di una chitarra che un aspetto potrebbe essere bilanciato da un altro per ottenere risultati simili da materiali differenti. Ciò che ha senso oggi potrebbe non averne domani e viceversa.


La verità sul roasted maple: parla Ken Warmoth

PPF: Quanto è complesso il processo di cottura? È qualcosa che anche un liutaio può fare o è destinato a restare esclusiva dei laboratori più attrezzati?
KW: Da quanto abbiamo imparato, il processo non è particolarmente difficile, ma i macchinari necessari sono costosi e necessitano di una curva d'apprendimento. I finlandesi sembrano aver padroneggiato il processo investendo molti anni nello sviluppo. Non è qualcosa che qualunque liutaio può fare nel proprio laboratorio.

PPF: Vedremo mai dei body torrefatti?
KW: Crediamo che i body roasted si vedranno in un futuro non troppo lontano. Quali potrebbero essere i vantaggi di un body modificato col calore, staremo a vedere.
I costi addizionali apporteranno benefici apprezzabili o si tratterà solo di un'opzione estetica esoterica di attrattiva boutique? Non possiamo ancora saperlo.


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