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Suona.it a SHG da Taurus a Joyo e Dr. J
Suona.it a SHG da Taurus a Joyo e Dr. J
di [user #116] - pubblicato il

Tra l'elettronica di alto livello firmata Taurus e le innovative proposte low cost di Joyo e Dr. J, Suona.it arriva a SHG Milano 2014 con un carico di novità. Ne abbiamo parlato con Mauro Tagliabue, che ci ha descritto un catalogo variegato di effetti per tutti i gusti, controller e singolari amplificatori a pedale.
Tra l'elettronica di alto livello firmata Taurus e le innovative proposte low cost di Joyo e Dr. J, Suona.it arriva a SHG Milano 2014 con un carico di novità. Ne abbiamo parlato con Mauro Tagliabue, che ci ha descritto un catalogo variegato di effetti per tutti i gusti, controller e singolari amplificatori a pedale.

I visitatori di SHG Milano 2014, il prossimo 9 novembre al Quark Hotel, avranno l'imbarazzo della scelta quando si tratterà di assemblare la loro nuova pedaliera. Tra le decine di specialisti del settore che saranno presenti allo show, il solo stand di Suona.it sarà in grado di offrire effetti per tutte le tasche e ogni necessità, a partire dalla nuova distribuzione dei prodotti Taurus per finire con i cataloghi aggiornati Joyo e il "cinese boutique" di Dr. J.
Con la polacca Taurus, Suona.it ha stabilito un filo diretto che permetterà agli utenti di accedere a prezzi ancora più vantaggiosi, e come se non bastasse sono in arrivo anche nuovi effetti e una gamma ampliata di Stomp-Head, gli amplificatori in forma di pedaliera ora disponibili tutti sul campo.
Abbiamo avuto una lunga chiacchierata con Mauro Tagliabue di Suona.it su ciò che di inedito si potrà vedere al suo stand, e quanto segue è solo un'anticipazione.

Tra le novità più eclatanti, c'è rapporto di distribuzione con Taurus piuttosto particolare. Puoi spiegarmi come funziona?
Con Taurus abbiamo organizzato una sorta di rappresentanza diretta. Rappresentiamo l'azienda, che ha tutti i vari prodotti sempre disponibili, facciamo la distribuzione ai negozi direttamente alla fabbrica, senza fare una distribuzione classica, e questo ci ha consentito anche di allineare i prezzi a un mercato europeo in modo più interessante. Questa è la prima fase.
Dal punto di vista prodotti, oltre a quelli che sono i prodotti classici Taurus per ciò che riguarda il settore basso, le due nuove testate digitali Qube, c'è tutta una nuova serie di effetti, la serie White, che deriva dalla precedente serie Silver, la top line di Taurus. Sono pochi effetti, ma molto particolari, che combinano quasi sempre più di un effetto su ogni pedale, quindi c'è un delay-riverbero in stereo, un chorus con tre tipi di suono e modulatori interni, il compressore-limiter…
Grande novità di quest'anno è l'octaver polifonico, che fa polifonia sia all'ottava superiore sia inferiore, utilizzabili separatamente o miscelabili. Questo è l'effetto usato da Al Di Meola nelle sue performance live.
Tra le Stomp-Head, i prodotti decisamente più particolari di Taurus, la novità sono le testate della serie White, una via di mezzo tra la serie all-tube Silver e la solid state Black. Praticamente ha un mix di finale a valvole con pre a transistor.
A SHG porteremo tutti i prodotti, tutti collegati pronti per essere provati sul posto, dagli effetti alle Stomp-Head fino ai cabinet.

Suona.it a SHG da Taurus a Joyo e Dr. J

Gli effetti Taurus si dividono nelle serie Black, White e Silver, ma diversi modelli sembrano essere simili. Cosa cambia tra le varie linee?
Tanto per cominciare, la serie White è più semplice a livello estetico, lo chassis è laccato anziché cromato e le manopole sono in plastica, e così via. Ciò ha permesso di abbassare il prezzo al pubblico di un centinaio d'euro, posizionandosi in una fascia molto interessante per prodotti di alto livello. L'architettura interna, però, è esattamente la stessa della serie Silver, quindi per esempio anche gli effetti White sono stereo, a differenza dei Black che sono mono.
Inoltre, la serie White non richiede più alimentazione dedicata. Grazie a una tecnologia che loro chiamano Polarity Auto Detect, gli effetti White possono essere connessi a un comune alimentatore con connettori standard, con qualunque voltaggio dai 9 ai 12 volt e qualunque polarità, a patto che abbia almeno 130mA a disposizione.

Joyo è stato tra i marchi che hanno segnato la ribalta del made in China negli ultimi anni, ma è da un po' che non ne sentiamo parlare…
È da circa due anni che Joyo non presenta novità, ma ora ha aggiornato il controller PXL8 con la versione Live. Si va ad affiancare alla versione standard e alla Pro, che aveva i trigger per il cambio canale sulla testata: questa aggiunge, alle 32 memorie e agli otto pedali loop, anche il MIDI Out. Praticamente può controllare qualunque apparecchio dalla pedaliera.
Sono arrivati anche nuovi pedali, con la serie Ironman. La linea è composta da 24 modelli di cui adesso sono arrivati i primi dieci tra distorsori, due tipi di booster e un compressore.
Molti di questi distorsori simulano ampli famosi, quindi c'è il modello Vox, il Fender, il Marhall, il Mesa e l'Orange. Entro la fine dell'anno usciranno anche i vari modulatori, come echo, chorus, flanger… ma di quelli sappiamo ancora poco.

I mini-pedali come i nuovi Ironman hanno qualcosa da invidiare ai full-size classici?
Lì è una filosofia di principio. Ho visto musicisti veramente intrippati con i mini-pedali giusto perché davano l'idea di occupare poco spazio e quindi di essere più comodi rispetto al pedale classico. Poi è vero che i mini-pedali non sono sempre così comodi da utilizzare perché, essendo piccoli, hanno poca stabilità e devi fare attenzione quando ne attivi uno, altrimenti ne schiacci tre in un colpo solo…
dal punto di vista qualitativo, devo dire che si fa veramente fatica a trovare delle differenze, parlando chiaramente di prodotti sulla stessa fascia di prezzo. È ovvio che non possiamo andare a confrontare, in questo caso, Joyo con Taurus, siamo su due livelli di qualità di effetto decisamente diversi. Però, se andiamo a confrontare Joyo, così come Mooer, rispetto ai vari Boss piuttosto che altri marchi nella stessa fascia, il livello qualitativo è quello o anche migliore.
Il fatto che si utilizzino pedali mini credo sia essenzialmente per una questione di comodità. Però la cosa è molto soggettiva. All'inizio hanno avuto un gran boom proprio per la compattezza e la qualità contenuta in piccolissimo spazio. Hanno la scomodità di non poter essere alimentati a pila, quindi necessitano sempre di un'alimentazione esterna. Diciamo che, come concetto, sono più indirizzati verso chi ha una pedaliera assortita e vuole farla entrare in una valigetta, non certo per chi ha pochi pedali.
Per questa serie in particolare, essendo anche corta oltre che stretta, hanno adottato questo tipo di coperchio come protezione per i potenziometri proprio per evitare di schiacciarli quando azioni il pedale.
Noi ne abbiamo già distribuiti un po', col primo lotto arrivato due settimane fa, e il feedback dei musicisti è stato ottimo. Ne sono stati venduti diversi proprio perché pare che il livello qualitativo delle varie distorsioni sia ancora un po' meglio rispetto alle serie precedenti. Quindi stiamo migliorando volta per volta, sempre su una fascia di prezzo da 50 euro o meno.

Suona.it a SHG da Taurus a Joyo e Dr. J

Quando uscirono questi mini-pedali, molti cercavano subito di individuare di quali effetti famosi fossero cloni. È ancora così?
In questa particolare serie non sono stati dichiarati dei cloni. Hanno voluto solo dichiarare lo stile a cui è indirizzato il pedale, ma non hanno più fatto riferimenti a OCD piuttosto che ad altri modelli famosi, cosa che invece era stata fatta nelle serie precedenti. Diciamo che, da questo punto di vista, si sono voluti rendere autonomi.

Potrebbe essere un tentativo di dimostrare di essere in grado di fare anche prodotti di livello superiore?
In effetti a SHG presenteremo anche un'altra novità distributiva: la serie Dr. J, ovvero la linea boutique di Joyo.
È sempre stata una serie abbastanza snobbata, perché Joyo la offriva a prezzi intorno ai 180 euro, ma adesso che costano la metà diventano decisamente interessanti perché, in effetti, sono prodotti di qualità un gradino sopra.
Ci sono pochi distorsori, un echo molto bello, alcuni modelli dedicati al basso… pochi effetti ma di qualità più alta, e andrebbero provati perché potrebbero essere una novità interessante.

D'altra parte il made in China di oggi non è lo stesso di dieci anni fa!
Assolutamente, ormai gli abbiamo insegnato noi a fare le cose, quindi non lo è di sicuro. Tra l'altro, nella serie Dr. J c'è stato proprio il naso di musicisti americani, nel fare i suoni. Quindi sono già usciti con un livello di effetto superiore a quello della funzione normale.
Sono pedali con molto da dire, per il loro prezzo compreso tra gli 80 e i 90 euro. Sono stati molto apprezzati, per esempio, il Green Crystal Overdrive e lo Shadow Echo, perché effettivamente senti subito la differenza.

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In definitiva, come apparirà il tuo stand?
Quest'anno ho deciso di non portare tante chitarre, ma porterò molta amplificazione ed effetti. Sarà l'occasione per provare prodotti difficili da comprendere se non li si tocca con mano. Per esempio la Stomp-Head: se non la provi, non riesci a capirla, soprattutto la serie Silver: cinque suoni azionabili solo coi pulsanti, dal clean al crunch o al drive, tutti con boost indipendenti, più le varie uscite cabinet simulator, per lo studio… è molto versatile da questo punto di vista.
Ho notato che è un apparecchio che, se non viene provato, si fa fatica a comprenderlo, quindi inviterei i lettori a venire a farcisi un giro.

Insomma, nonostante oggi la spesa si faccia online, l'ultima parola è sempre di persona?
Assolutamente, tra l'altro stiamo organizzando degli open day in negozi di varie regioni, in cui inviteremo i musicisti delle varie zone e venire a provare fisicamente le cose in negozio, così ci si può rendere conto. Ma su questo vi aggiorneremo di volta in volta.

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