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Il vintage di Alberto Venturini a SHG Milano 2014
Il vintage di Alberto Venturini a SHG Milano 2014
di [user #116] - pubblicato il

Passano gli anni, ma il fascino di una Gretsch d'epoca appena rovinata dal tempo non smette di esercitare un ascendente su qualunque chitarrista. Al prossimo SHG sarà possibile ammirare un estratto della collezione di Alberto Venturini, che nell'attesa ha condiviso con noi alcune anticipazioni.
Passano gli anni, ma il fascino di una Gretsch d'epoca appena rovinata dal tempo non smette di esercitare un ascendente su qualunque chitarrista. Al prossimo SHG sarà possibile ammirare un estratto della collezione di Alberto Venturini, che nell'attesa ha condiviso con noi alcune anticipazioni.

Tappa irrinunciabile per ogni visitatore di SHG, Alberto Venturini sarà anche all'edizione di Milano 2014 e porterà con sé un'abbondante selezione della sua collezione vintage.
Strumenti provenienti dalle epoche d'oro della liuteria elettrica e semiacustica affolleranno lo stand Venturini Guitars il prossimo 9 novembre al Quark Hotel di Milano.
In attesa di ammirare i pezzi selezionati per quest'anno, abbiamo scambiato due chiacchiere con Alberto sul vintage, il collezionismo, gli strumenti da ammirare e quelli da suonare.

Il vintage di Alberto Venturini a SHG Milano 2014

Le tue esposizioni a SHG spesso sono collegate da un tema unico. Ci sarà un filo conduttore per Milano 2014?
Il tema di quest'anno sarà imperniato sul rock n' roll. Questi strumenti erano le Gretsch e le Gibson dei primi anni '50. Sono cose che non si vedono molto in giro in Italia o in Europa in generale, lasciate un po' da parte rispetto alle Stratocaster e alle Telecaster.

Quale sarà il pezzo di punta?
In una collezione è difficile individuare un pezzo in particolare. È l'insieme della collezione in sé a fare il bello della situazione.
Se il top è una Les Paul del '59, che è diventata un po' l'icona del vintage e del collezionismo, il resto è tutto un bel vedere. E poi, in fondo, in una Les Paul del '59 da vedere c'è poco, è tutto da suonare!

A questo proposito, e se qualcuno volesse provare a farci un giro?
Beh, quelli ci sono sempre durante questo tipo di manifestazioni, giovani che vogliono provare qualche cosa di speciale. Non te lo chiedono espressamente, ma cercano di avvicinarsi, di fartelo capire tentando di non urtare la suscettibilità!
Capitano molti bravi musicisti, ma io ammiro soprattutto l'amatore piuttosto che il professionista. Anche se ha qualcosa in meno dal punto di vista tecnico, forse è più sincero nel suonare lo strumento. Chi suona per lavoro è un po' un habitué di strumenti del genere, mi piace di più sentire un ragazzo o qualcuno che suona sempre in casa, perché tira fuori l'anima in quel momento.

Il vintage di Alberto Venturini a SHG Milano 2014

I tempi cambiano e molti chitarristi stanno rivalutando strumenti un tempo bistrattati. Anche il mondo del collezionismo si muove nella stessa direzione? Cosa consiglieresti come investimento per un novello collezionista?
Visto come sono andati su i prezzi negli ultimi 6-7 anni, se uno vuole avvicinarsi al collezionismo bisogna che parta dal '74 a tornare indietro per Fender e dal '72-'73 per quanto riguarda le Les Paul.
Da lì direi che si trova la situazione migliore. Ma il collezionismo possono essere anche le italiane, le Eko, le Vox, che sono strumenti molto belli, abbordabili e anche suonabili. Oppure il vintage tedesco, Framus, Hofner… strumenti che hanno fatto molta strada anche dal punto di vista dell'utilizzo in sala d'incisione come sul palco.
Questo è il vintage europeo. Gli Americani hanno un modo differente di concepire il business del vintage, hanno più potenza commerciale e d'immagine, hanno una marcia in più. Il nostro vintage è quello lì, non abbiamo altro. Certo, purtroppo è un mercato più basso.

Forse per contrastare il fenomeno del collezionismo vintage, molti produttori realizzano sempre più serie celebrative e a tiratura limitata. Per un collezionista, hanno/avranno un certo valore o si tratta per lo più di semplici trovate pubblicitarie?
Credo che molte di queste chitarre abbiano un grande sound, fascino e un valore commerciale, raggiungono dei livelli elevatissimi di liuteria, ma il vintage è un'altra cosa, è "roba vecchia". Le nuove serie limitate sono per lo più riedizioni di chitarre d'epoca, e non possono essere accomunate al discorso del vintage.
Ricordiamo che si parla di attrezzi da lavoro e da divertimento, non sono oggetti che hanno una deperibilità. Hanno una data di partenza, ma quella d'arrivo è indefinito. Sono strumenti che non moriranno mai.

Il vintage di Alberto Venturini a SHG Milano 2014

Tra i chitarristi, ci sono spesso confronti accesi tra chi difende i "soliti strumenti" d'epoca e chi assicura che anche tra le annate peggiori e meno quotate di Fender e Gibson, per esempio, si trovano strumenti ben suonanti. Cosa fa effettivamente lievitare le quotazioni di uno strumento?
Semplicemente, il suono. Se lo strumento suona bene e ti fa divertire, è questo che fa la differenza. Può essere anche uno strumento degli anni più "sfigati" della produzione, ma se suona bene suona bene! Magari è raro, ma se ti capita il miracolo, benissimo!
Se un musicista mi dimostrasse che effettivamente quella chitarra suona bene io magari non la comprerei, ma la guarderei con un altro occhio...

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