La sala Classic ha dato il meglio di sé a SHG Milano 2014. Una pressione sonora sempre a livelli umani ha aiutato i visitatori a godersi il mare di strumenti nuovi e usati che hanno affollato gli stand. La gallery che segue ne dà un assaggio tra Telecaster con ponti in legno, ampli e pedali boutique, oceani di colore e finiture incredibili.
Croce e delizia per ogni amante delle sei corde, la sala Classic di SHG è la più grande, zeppa di strumenti sparati attraverso valvole roventi e filtrati con pedali di ogni genere e fascia d'appartenenza. Bramata da tutti, ha spesso dimostrato di essere una vera sfida per le orecchie dei musicisti: se vuoi mettere le mani su uno dei nuovi combo Masotti, tenere sotto torchio un'avveniristica Weapon o concederti una carrellata di gioielli da Fender a G&L passando per EVH, devi guadagnartelo. Quando in ballo c'è tanta bella roba, c'è da aspettarsi che il volume della sala vada pian piano sempre più su. Eppure quest'anno, ci confermano visitatori ed espositori, la sala Classic è stata più che vivibile per tutto il giorno. Si è… comportata bene. Durante le scorse edizioni è stato fatto tanto per moderare la pressione sonora della Classic. Ci si è affidati a servizi d'ordine, si richiamavano in continuazione gli stand più rumorosi, in più di un caso ci si è trovati a intimare una moderazione del volume minacciando di staccare la corrente alla sala. Quest'anno nulla di tutto ciò è stato necessario, segno che sia gli espositori sia l'audience hanno raggiunto un nuovo livello, a beneficio di ambo le parti.
Le valvole hanno continuato a ululare di gusto e gli assetati di rock n' roll hanno avuto pane per i loro denti, ma è stato un piacere vedere gruppetti di amici trattenersi più a lungo che mai ad ammirare e commentare l'arcobaleno di Ibanez davanti a loro. |