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Posizionare boost e volume nel posto giusto all'impedenza giusta
Posizionare boost e volume nel posto giusto all'impedenza giusta
di [user #16167] - pubblicato il

Dubbi all'apparenza banali possono mettere in seria difficoltà chi non si è ancora trovato ad affrontare il tema. Guido di Vinteck e Claudio di FXCase hanno alcune dritte anche per i chitarristi più navigati su come posizionare boost e pedale del volume in catena.
Dubbi all'apparenza banali possono mettere in seria difficoltà chi non si è ancora trovato ad affrontare il tema. Guido di Vinteck e Claudio di FXCase hanno alcune dritte anche per i chitarristi più navigati su come posizionare boost e pedale del volume in catena.

Abbiamo già trattato il posizionamento degli effetti con la rubrica Entry Level, ma questa volta abbiamo deciso di rivolgerci a due veri esperti in materia che hanno assemblato alcune delle pedaliere più succulente che abbiano mai calcato i palchi d’Italia e non solo.

Parlando di routing degli effetti. Sappiamo che vere e proprie regole non ci sono, ma alcuni consigli da tenere presente si. Cominciamo da boost e pedale del volume. Send return oppure di fronte all’amplificatore? Quali sono i consigli del guru?

Risponde Guido di Vinteck: Cominciamo dal volume. Le posizioni possibili sono generalmente tre, legate alla posizione degli od-dist, la cui reattività è strettamente connessa. Davanti alle distorsioni, dopo le distorsioni e nel loop effetti.

Ognuna di queste ha un intervento diverso.
Davanti alle distorsioni è in pratica l’alternativa al volume della chitarra. Personalmente è la mia preferita. Permette di lavorare molto sulla dinamica del suono, gestendo la distorsione e la saturazione. La variazione reale di volume è relativa, nel senso che lavora così principalmente solo sui puliti, con la saturazione invece è un controllo molto dinamico.
Non è efficace se la necessità è di alzarsi o abbassarsi per gli assolo e le ritmiche.

Dopo le distorsioni. In mia opinione la peggior scelta dal punto di vista dinamico. Lo si va ad inserire nel bel mezzo dell’interazione tra OD e pre. In pratica quando andremo a diminuire il volume, la regolazioni che abbiamo impostato dell’OD rispetto al Pre vengono ad essere completamente sballate, il suono si assottiglia, anche se in effetti un minimo di gestione del volume c’e’, ma a discapito del suono. Preferisco gestire queste variazioni con boost o eq, anche perché normalmente i volumi necessari sono due. Sono rari i casi dove sia utile una variazione costante del volume. Anche perché poi i fonici li sentiamo!

Nel loop effetti. In assoluto il modo migliore per gestire il volume, se la mia esigenza è quella di poter gestire realmente il volume di uscita generale dell’ampli. Da posizionare prima dei ritardi, in maniera da gestire al meglio le code (swell, etc).

Posizionare boost e volume nel posto giusto all'impedenza giusta

Come nota: in fronte all’ampli va sempre bene un volume da 250 Kohm mentre nel loop effetti andrebbe quello da 25 K. Pero’, mentre il 25 va bene esclusivamente nel loop effetti, anche con un segnale bufferizzato comunque il 250 va meglio, e lavora benissimo sia in fronte che nel loop.

Il Boost
Analogamente al volume, il boost cambia la sua azione a seconda del posizionamento.
Consideriamo gli stessi posizionamenti del volume.

Davanti alle distorsioni. Aumenta la spinta sugli OD. Quindi ne aumenta la saturazione. Ottimo per compensare differenza di volume tra chitarre diverse. Aumenta poco o niente il volume in uscita.

Dopo le distorsioni. Se il pre non è a palla, quindi esiste ancora margine di headroom, lavora ottimamente per gestire il volume di uscita. Si inserisce nell’interazione tra OD e pre, quindi aumenta la saturazione oltre al volume. Tutto dipende comunque dal margine di headroom disponibile. Se il pre è al limite il volume non cambia, e la saturazione viene inutilmente esasperata.

Nel loop effetti. Come per il pedale volume In assoluto il modo migliore per gestire il volume. Se la mia esigenza è quella di poter gestire realmente il volume di uscita generale dell’ampli. Il boost è da posizionare dopo i ritardi, per evitare di sovraccaricarli inutilmente.

Posizionare boost e volume nel posto giusto all'impedenza giusta

Risponde Claudio di FXCase: Grazie per il “GURU”. Il pedale volume ed il boost, li preferisco in mandata effetti per un fatto funzionale. Il Volume, così posizionato, gestisce il master del volume e non toglie gain, cosa che possiamo fare dal potenziometro del volume del nostro strumento.
 
C’è da fare inoltre distinzione tra i vari modelli di volume in commercio, quelli a bassa impedenza e ad alta impedenza. Di solito i bassa impedenza sono intorno ai 25k (ernie ball jr25k, boss fv500 L ecc.) e sono più indicati per sistemi dove si utilizzano strumenti attivi (vedi pick up EMG e simili), però nella mia esperienza ho avuto modo di provare e sentire le differenze e posso consigliare di usare pedali volume ad alta impedenza, come ad esempio possono essere Ernie Ball, Boss fv500 h, (di solito sono a 250k, anche se non c’è scritto niente.

Idem per il boost. Lo preferisco in mandata effetti perché attivandolo ho un guadagno di volume su tutto il suono, compresa la distorsione dell’ampli. In pratica è come se alzassi il volume dall’amplificatore senza incrementare la saturazione. Un ottimo metodo per andare sulle parti soliste al momento giusto.

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