di redazione [user #116] - pubblicato il 05 marzo 2015 ore 11:00
Seymour Duncan offre ai bassisti un nuovo compressore da studio in formato stompbox. Tra i punti di forza, lo Studio Bass Compressor segnala un raggio d'azione ampio e la capacità di reagire in modo dinamico adattandosi in automatico ai segnali in ingresso per lavorare anche come limiter.
Seymour Duncan offre ai bassisti un nuovo compressore da studio in formato stompbox. Tra i punti di forza, lo Studio Bass Compressor segnala un raggio d'azione ampio e la capacità di reagire in modo dinamico adattandosi in automatico ai segnali in ingresso per lavorare anche come limiter.
Lo Studio Bass Compressor è un compressore da basso progettato per offrire un approccio intuitivo, un rumore estremamente contenuto e la possibilità di passare con agilità da leggeri accenni di sustain ad alterazioni estreme della dinamica. Tutte le operazioni avvengono mediante quattro potenziometri e uno switch a tre posizioni, con un layout strettamente legato a quello già adoperato dal recente Vise Grip, presentato e mostrato all'opera in questo articolo.
Prima manopola sul pannello, Blend miscela il segnale dry con quello effettato, evidenziando così l'attacco naturale delle note anche con regolazioni più spinte. Level dosa il volume generale in uscita e torna utile per rimediare all'attenuazione introdotta dalla compressione o anche per fornire un boost pulito e lineare. Attack decide il ritardo con cui la compressione entra in azione. Regolazioni più elevate permettono di far emergere maggiormente l'attacco delle note prima che l'effetto faccia il suo corso, preservando così la naturalezza del tocco e l'incisività della timbrica. Senza ricorrere a controlli avanzati che potrebbero mettere in crisi l'utente meno navigato, l'intensità dell'effetto viene gestita unicamente con il parametro Compression.
Il pedale dispone di tecnologia Automatic Gain Compensation, che reagisce dinamicamente con le impostazioni di Attack e Compression al fine di adattare il segnale automaticamente in ingresso. La gestione autonoma della compressione, a seconda dell'intensità del playing, permette inoltre di adoperare lo Studio Bass Compressor anche come limiter.
Similmente al Vise Grip, il selettore a tre posizioni permette di stabilire se l'effetto deve interessare tutto il segnale in ingresso, solo le frequenze più basse o quelle più alte.