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Walden G570CE-TB: economica a chi?
Walden G570CE-TB: economica a chi?
di [user #30720] - pubblicato il

La scelta di una chitarra acustica, anche molto economica, può diventare una ricerca intima ed essere l'inizio di un rapporto duraturo in cui la controparte offre emozioni continue. Anche una piccola orientale come la Walden G570CE può essere in grado di dare grandi soddisfazioni, su e giù dal palco.
La scelta di una chitarra acustica, anche molto economica, può diventare una ricerca intima ed essere l'inizio di un rapporto duraturo in cui la controparte offre emozioni continue. Anche una piccola orientale come la Walden G570CE può essere in grado di dare grandi soddisfazioni, su e giù dal palco.

Oggi ho suonato un po' l'acustica dopo che, per un mesetto di passione elettrica totalizzante, l’ho lasciata al caldo della sua custodia a poltrire. E mentre mi innamoravo nuovamente della mia chitarra mi è venuto in mente che finora ho condiviso con tutti voi molti articoli e diari che hanno riguardato diversi argomenti ma mai niente, o quasi, su quella che invece nei fatti è la madre di tutte le mie compravendite. E sì perché, visto che nel mio caso l’hobby si autofinanzia, senza questa spartanissima cinese dal top abbrustolito non avrei acquistato praticamente niente di ciò che possiedo. Vi parlerò così della mia fidata Walden, ovvero lo strumento musicale con il rapporto qualità/prezzo più elevato che finora abbia provato o posseduto.

Tutto ebbe inizio quando qualche annetto fa mi venne proposto di suonare in un gruppo, lo stesso del quale, al momento della sua fondazione, avrei dovuto far parte ma al quale fui immediatamente costretto a rinunciare per via di problemi di carattere geografico (leggasi 900Km tra dove vivevo io e dove invece si andava formando la band). Avevo solo un’acustica di bassissima lega, una di quelle con cui si impara a suonare, per di più amplificata ma con un suono e un'action davvero troppo imbarazzanti per poterla portare dinnanzi a un pubblico. Nota dolente e decisamente OT: a quella chitarra ero affezionato, era stato il primo regalo di una mia ex ragazza e ancora mi sento le budella contorcersi quando penso che i ladri me l’hanno portata via insieme a tutta l’attrezzatura da vino, bricolage e giardinaggio qualche tempo fa. Ma, come diceva Fiorello che imitava Mike Bongiorno, "questa è un’altra storia". Per farla breve, mi sono visto costretto a cercare nel più breve tempo possibile un’acustica decente.
Il budget non era molto elevato, in ogni caso dignitoso, però le idee erano davvero confuse. Ho sempre suonicchiato la chitarra, ma non sapevo davvero niente sugli strumenti che, pur piacendomi, non rientravano tra i miei interessi. Per quanto l’ignoranza possa essere un male, esistono evidentemente casi in cui essa può risultare finanche auspicabile. Infatti qualche mese prima ho ignorato delle ottime G&L in favore delle American Standard, ma anche questa è un’altra storia. Magari con qualche nozione in più sulle solite marche che vanno per la maggiore anche in ambito acustico magari mi sarei fatto sfuggire la possibilità della chitarra in oggetto.

Walden G570CE-TB: economica a chi?

Insomma sono andato in un negozietto, uno di quelli piccoli, in cui il "tu" è d’obbligo e il più delle volte l’acquirente ne sa più del proprietario in fatto di strumenti, ma nei quali i rapporti umani la fanno ancora da padrone e questa è davvero una gran cosa. Mi sono seduto sullo sgabello e ho cominciato a provare varie chitarre, soprattutto Eko, Fender e Yamaha.
Ero già stato anche in un altro negozio, dove avevo suonato delle Martin messicane, quelle con fasce e fondo fatte di legni iperpressati, a detta della casa madre, cosa che dovrebbe differenziarle notevolmente da altre economiche in laminato. I prezzi non mi avevano scoraggiato e le chitarre suonavano bene alle mie orecchie profane, ancor più se il termine di paragone era la ciofeca che avevo a casa. Nel secondo negozio però cominciavo già a chiedermi perché quelle Martin costassero così tanto in più rispetto alle Yamaha che stavo provando e la scelta cominciava a propendere verso quest’ultime. Le Fender erano troppo dure, se capite cosa intendo, e le Eko erano le Mia della prima serie, che non si possono definire propriamente delle chitarre riuscitissime.

Il titolare del negozio mi aveva proposto di provare un po’ di chitarre di questa marca orientale, Walden, che non avevo nemmeno preso in considerazione. All’epoca il negozio era fornito di molti modelli di diverse fasce di prezzo. Con calma ne ho provate diverse, appartenenti a serie differenti e con shape che comprendevano Gran Concert e Dreadnought. Alla fine queste chitarre mi avevano conquistato talmente tanto da mettere da parte tutto il resto e la scelta si limitava a due esemplari. Una era la D710CE, dreadnought enorme con top in abete massello, fondo in palissandro massello e fasce in palissandro laminato, con un suono molto organico, un volume notevole ed una quantità di armoniche impressionate. L’altra era una chitarra più spartana, meno rifinita, ma già dalla prima plettrata avevo deciso che sarebbe stata mia. Era una G570CE-TB.

Walden G570CE-TB: economica a chi?

Ha un top in cedro massello, fondo e fasce in mogano laminato, manico in mogano, ponte e tastiera in palissandro. Capotasto, ponticello e pin sono in un materiale denominato fossalite, che non ho idea di cosa sia. Come sistema di amplificazione, monta il B-Band T35 e presenta un cutaway sulla spalla inferiore abbastanza pronunciato, che garantisce un'ottima accessibilità agli ultimi tasti. È rifinita alla nitrocellulosa, il top è di un sunburst molto scuro ma mai pacchiano e su di esso trova posto un discreto battipenna tartarugato. Top e fondo presentano un binding striminzito e la buca non è abbellita da nessuna decorazione degna di nota. In buona sostanza la chitarra è parecchio spartana, ma io la trovo bellissima ugualmente, perché è onesta e per il prezzo al quale viene venduta io preferisco decisamente caratteristiche tecniche strutturali migliori, magari invisibili, che influenzino positivamente il suono, più che orpelli estetici inutili, che rendono uno strumento più appetibile unicamente alla vista. In buona sostanza vi sto dicendo che ci sono una miriade di chitarre allo stesso prezzo con un look più accattivante, ma quante sono rifinite alla nitro, possiedono il manico rinforzato da due barre di carbonio e montano un discreto sistema di amplificazione? All’atto dell’acquisto, tra l’altro, la chitarra montava di serie corde D’Addario, che non sono per niente le mie preferite ma nonostante questo il suono e la suonabilità mi conquistarono subito.

Walden G570CE-TB: economica a chi?

Poco tempo dopo l’acquisto, ho iniziato una serie impressionante di concerti. Nella maggior parte dei casi non sapevo neanche io bene cosa stessi facendo, visto che praticamente senza nessuna prova mi sono ritrovato a suonare in pub, locali, feste di piazza, manifestazioni benefiche e quant’altro. E lo stavo facendo con una chitarra da 250€ che la maggior parte della gente che suona snobbava, fino al momento in cui non cominciavo a suonare. Esatto, perché a parte il fatto che dal vivo e nelle condizioni precarie in cui noi comuni mortali ci esibiamo le differenze tra strumenti di pregio e buone alternative economiche non sempre sono percepibili in maniera netta, questa chitarra suona bene.
Non possiede meccaniche esoteriche ma più di una volta mi è capitato di non aver nessun problema di accordatura nell’arco di interi concerti e inoltre, che fossi io a gestirmi il suono sul mixer nei pub o nelle uscite "minori" o che la cosa fosse appannaggio del fonico nelle feste di piazza o nei locali fighi, i soundcheck non sono mai durati più di due minuti.
Il suono non possiede la dotazione di armoniche di chitarre superiori in legno massello, ma offre un suono molto a fuoco, sempre ben presente ed equilibrato e si comporta ottimamente sia in finger style sia in strumming. Il sistema di amplificazione è abbastanza semplice e include i controlli per volume d’uscita, frequenze basse, medie e alte, lo switch per cambiare fase, il pulsante che mette in mute la chitarra e attiva l’accordatore on board. L’alloggiamento per la batteria è localizzato un po’ più in basso rispetto alla presa per il jack.
È capitato di aver suonato sotto la pioggia, a 40° come a -2°, in un lido in spiaggia la sera prima e a 1200m di altitudine e vicino a un fiume quella dopo, ma non mi ha mai dato nessun problema di curvatura del manico. I tasti sono perfetti ed è sufficientemente intonata su tutta la tastiera.

Walden G570CE-TB: economica a chi?

Questa è davvero una di quelle chitarre che non venderò mai, sia per il suo valore intrinseco, che è molto più alto di quello al quale la dovrei vendere, ovvero una cifra che farebbe la differenza solo se cadessi in disgrazia infinita, sia per il suo valore sentimentale. A essa è legato uno dei periodi più belli della mia vita, se non il più bello. Mi ha consentito di girovagare un po’ per buona parte del Mezzogiorno, mi ha fatto conoscere un sacco di persone interessanti, mi ha regalato lunghi viaggi sotto il sole cocente e rientri notturni a orari improponibili, meravigliose soste in autogrill e sane e grasse risate con i miei compagni di viaggio. Mi ha tenuto compagnia in tanti momenti più o meno bui. La considero il mio naturale prolungamento, non so, un arto, al pari di un braccio.
Le elettriche sono belle, ci fanno sognare, ci portano via tempo e tanto danaro, ma le acustiche sono un’altra cosa, racchiudono in sé qualcosa di talmente intimo e profondo, che anche il solo descriverlo a parole diventa un tantino complicato.

Walden G570CE-TB: economica a chi?

Chiaramente questa voleva essere più una condivisione di un mio spaccato di vita che un’asettica recensione farcita di dati tecnici, ma voglio lasciarvi con un consiglio: se non avete un budget troppo elevato, tale da farvi arrivare a nomi sacri del panorama acustica, e mi riferisco a precisi modelli più che brand, e dovete accontentarvi di serie minori, badate bene al tipo di costruzione e alle essenze utilizzate. Non ha senso, parlando di schede tecniche, spendere mille euro per una chitarra in laminato quando ne puoi prendere una che suona più o meno uguale a un quarto della cifra. Perché nelle acustiche i legni suonano per davvero e fanno la differenza.
Ultima cosa: se, entrando in un negozio, doveste imbattervi in una cinese dalla paletta rastremata datele una possibilità, finora io non ho incontrato una Walden che non suoni bene. Ora scusatemi, ma torno a suonare la mia!

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