VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Line 6 POD HD: valutazioni semi-serie sul firmware 2.60
Line 6 POD HD: valutazioni semi-serie sul firmware 2.60
di [user #35616] - pubblicato il

L'ultimo firmware rilasciato da Line 6 per i suoi POD ha promesso grosse innovazioni funzionali, suoni da capogiro ed effetti impressionanti. Ma è tutto oro quel che luccica? Affrontiamo la fase di aggiornamento e ciò che ci si trova realmente tra le mani.
L'ultimo firmware rilasciato da Line 6 per i suoi POD ha promesso grosse innovazioni funzionali, suoni da capogiro ed effetti impressionanti. Ma è tutto oro quel che luccica? Affrontiamo la fase di aggiornamento e ciò che ci si trova realmente tra le mani.

Recentemente, in casa Line 6 c'è stato un corposo upgrade del firmware per le due macchine ammiraglie nel settore dei multieffetti e amp modeler: POD HD500X e POD HD PRO X (altri modelli verranno aggiornati a breve).

Questo aggiornamento prevede la possibilità di utilizzare le nuove simulazioni di amplificatori (acquistabili separatamente) e alcuni miglioramenti generici. Line 6 consiglia caldamente di aggiornare le macchine anche perché, come dice il saggio, "se si può cambiare in meglio, meglio cambiare" e io sono qui a condividere con voi questa esperienza.
Apro una piccola parentesi che sfrutto come premessa: Line 6 ha annunciato questo aggiornamento a inizio anno, promettendo tante novità belle e imperdibili che sarebbero andate a migliorare notevolmente l'esperienza con quella macchina infernale che è il POD. Praticamente, a dare retta al marketing sul sito o alle voci sul forum Line 6, il POD si sarebbe trasformato in una macchina dove anche il peggior chitarrista scarpone sarebbe diventato un virtuoso pazzesco. La nuova gamma di suoni disponibili non solo vi avrebbe dato talmente tante idee da far invidia agli Scorpions (che nei primi tempi rilasciavano un nuovo album ogni anno) ma avrebbero anche fatto sentire dei pivelli chitarristi super effettati del calibro di The Edge degli U2 o Matthew Bellamy dei Muse. E non finisce qui: se non riuscivi in un assolo particolarmente difficile, il POD ti avrebbe insegnato a farlo bene, oppure ti avrebbe dato uno schiaffo, rubato la chitarra dalle mani e fatto vedere come si suona, sbeffeggiandoti e insultandoti (questa particolare feature motivazionale è regolabile dalle impostazioni globali). Insomma, delle belle novità tanto succose quanto nebulose e ingigantite dal solito passaparola online, ma che mi han fatto salire la solita scimmia (compagna di vita oramai) al punto che ho dovuto montare un sistema automatico sul mio PC di casa (rubando l'idea ad Homer Simpson): un picchio a molla che continua ad aggiornare la pagina del sito ogni venti secondi. Dovevo assolutamente avere quell'aggiornamento che avrebbe reso la mia macchina "il miglior POD di sempre" (ecco, ora dovrò pagare milioni di euro in diritti ad Apple per aver usato questa frase).

Dopo "solo" quattro mesi di attesa (e dopo aver rovinato 35 tastiere), finalmente ho visto cambiare sul sito la scritta "available soon" in "available now", una differenza minima ma che può cambiare la vita del chitarrista impaziente.
Benissimo, ora serve calma e sangue freddo. Innanzitutto dovete ottenere la consapevolezza che gli aggiornamenti, in generale, sono questione di fede. Sì, perché la primissima cosa da fare nei casi di aggiornamento firmware è pregare che vada tutto bene e che ciò che state aggiornando non vi esploda in mano. Nel caso del POD serve un passaggio in più, perché dovrete anche mettere in sottofondo la colonna sonora di "2001 odissea nello spazio" e, senza nemmeno farlo apposta, l'analogia con la scimmia del famoso film di fantascienza si presenterà subito grazie al software Line 6 Monkey (un nome, una garanzia) che sarà fondamentale per l'aggiornamento.

Line 6 POD HD: valutazioni semi-serie sul firmware 2.60

Dopo aver aggiornato la scimmia della Line 6 alla versione 1.70 è possibile procedere con l'aggiornamento del POD (e quindi soddisfare la scimmia sulla mia schiena), e così prendo subito il mio fidato POD HD500X e lo fisso per l'ultima volta prima dell'upgrade: aveva proprio un'aria stanca, obsoleta e aveva perfino lo stesso odore dell'armadio vecchio di mia nonna. Magari dopo l'aggiornamento eviterò di rimetterlo a posto nel vecchio armadio di mia nonna.
In casi come questo l'aggiornamento non è un consiglio, ma una questione di sopravvivenza per la vostra amata macchina.

Appena collegato alla porta USB, noto con piacere il triangolo giallo sul Line 6 Monkey (che sta a significare che è disponibile un aggiornamento) e mi lascio per un attimo andare con l'immaginazione a voli pindarici su come sarebbe rinato il mio POD. Avrebbe preso vita e brillato di luce propria, sicuramente, e mi avrebbe preso per mano e portato su mille palchi dove avrei suonato con dei suoni da far arrovellare le budella! Avevo già il dito pronto a premere il pulsante di update quando un barlume di razionalità si è insinuato nella mia mente, facendomi riflettere sul fatto che una persona intelligente avrebbe aspettato almeno qualche giorno per aggiornare una macchina che funzionava perfettamente. Non solo, una persona saggia si sarebbe informata prima sui rischi di tale aggiornamento, valutando attentamente l'ipotesi di aggiornare a seguito di un'analisi puntuale del rapporto tra costi, rischi e benefici effettivi. E per finire, magari, il buon senso suggeriva comunque di attendere qualche giorno per poter fare tesoro delle esperienze altrui, informandosi su forum e altri siti e capire bene come muoversi, come risolvere eventuali problemi conosciuti e ottenere la più alta percentuale di successo nell'operazione. Per fortuna io non sono una persona intelligente, saggia o minimamente dotata di buon senso e quindi me ne sono altamente fregato di tutto e ho subito premuto su "update", sbavando e dando anche il cinque alla scimmia che avevo sulla schiena (che approvava in pieno).
Tra l'altro, una mia piccola curiosità. Anche a voi succede che quando leggete la scritta "aggiornamento in corso... attenzione! non scollegare assolutamente il dispositivo durante l'aggiornamento" improvvisamente vi immaginate uno scenario in stile Armageddon dove tutto il mondo intorno a voi sta crollando, ma NON POTETE SCOLLEGARE il dispositivo? Oppure semplicemente vi viene una voglia pazzesca di scollegare il dispositivo e urlare "Ah! Ah! L'ho fatto! E adesso? Eh? Non fai più tanto il saccente!"? Non vi succede? No? Ok, come non detto... No, grazie, ce l'ho già quella camicia con le maniche lunghe lunghe, non c'è bisogno di darmene un'altra...
Torniamo a noi. L'aggiornamento è andato a buon fine, liscio come l'olio e la scimmia (quella Line 6) ti dice di riavviare il POD per concludere il tutto e così ho fatto.

Line 6 POD HD: valutazioni semi-serie sul firmware 2.60

Ok, fatto! Ora posso finalmente toccare tutte le succose novità dell'aggiornamento firmware 2.60! Ve le elenco, ma sedetevi comodi perchè ci vorrà del tempo: un equalizzatore globale con ben cinque parametri che influenzano tutte le patch, la possibilità di usufruire dei nuovi pacchetti di amplificatori scaricabili a parte (Metal Pack o Vintage Pack, costo di poco più di cinquanta euro a pacchetto, oppure Bass Pack, circa trenta euro o tutti a tre a circa un centinaio di euro) e poi... e poi... basta? Davvero? E dai, Line 6! Dove diavolo sono tutte le imperdibili novità? C'è stato un tizio abbastanza famoso, una volta, che in sei giorni ha creato un mondo (e il settimo si è pure riposato) e i tuoi ingegneri in quattro mesi hanno solo messo l'equalizzatore globale a cinque bande? Va bene, godiamoci quel che c'è e non facciamo ulteriori polemiche sul costo dei pacchetti di amplificatori aggiuntivi.

Line 6 POD HD: valutazioni semi-serie sul firmware 2.60

Ok, ragazzi. L'aggiornamento è filato liscio e senza problemi. Ho comprato il Metal Pack e gli ampli aggiuntivi si installano facilmente tramite il Licence Manager Line 6. Il Global EQ funziona a dovere ma, così su due piedi, non mi sembra che stravolga così tanto il suono come invece fanno gli effetti di equalizzazione (o un pedale eq esterno) messi dopo la simulazione di amplificatore, ma mi riservo di provarlo con calma a volumi ben più alti di quelli casalinghi quando andrò in sala prove (in tutti i casi devo dire che è molto comodo).
I nuovi amplificatori invece li ho trovati davvero validi, soprattutto il nuovo Marshall J800 (ora simulano il modello 2204, più cattivello di quello classico e con palesi sonorità hard rock anni '80) e il Peavey 5150 (con un forte carattere metal-oriented). In definitiva una vasta scelta di ampli medium e high gain super dinamici che ampliano ulteriormente le possibilità sonore del POD. Però... 59 dollari a pacchetto! No, dai, ho detto che non avrei fatto polemica su questa cosa. Ma il POD costa 450 euro, non è poco e poi... No! Ho detto niente polemiche!

In conclusione posso dirvi che potete aggiornare tranquillamente la vostra macchina, la procedura è abbastanza facile e sicura e chi ha avuto problemi pare che li abbia risolti facendo un reset completo del POD (con successiva ricalibrazione del pedale nel caso di POD HD500X, come suggerito sul sito Line 6). Io non ho dovuto resettare nulla, quindi non ho nemmeno perso i miei preset (prima di fare l'update viene chiesto se si vogliono mantenere i propri suoni), in tutti i casi un bel backup delle setlist vi consiglio caldamente di farlo. Ho provato soltanto il Metal Pack, ma devo ammettere che i nuovi amplificatori sono proprio fatti bene, sono potenti, più facili da gestire e a breve cambierò le mie patch principali con qualche nuovo modello di ampli.
Insomma, brava Line 6 per continuare ad aggiornare i prodotti, ma le vere novità si pagano.

effetti e processori gli articoli dei lettori line 6 pod hd500x
Mostra commenti     56
Altro da leggere
A lezione privata di Helix con Cervetto e Gianlorenzi: è gratis!
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Catalyst CX: Line 6 raddoppia
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964