Anche se l'invasione dei gruppi musicali inglesi era incominciata già nel 1965, per me e molti ragazzi nati tra la fine degli anni 40's e gli inizi degli anni 50's, il movimento musicale che poi è stato individuato come era "BEAT", è incoinciato nel 1966, coincidendo sia con la GAS da "Chitarro-Dipendenza " acuta che ci colpì un po' tutti, che l'anno dopo con il fenomeno "Hippie", nato però negli USA e sfociato nei grandi raduni dei Festival Rock (vedi Woodstock che si tenne tra il 15 e il 17 agosto 1969 a Bethel, piccola località dello Stato di New York), ma lì c'era la guerra in Vietnam come spinta verso la pace e la volontà di non dovervi anche morire. A noi da queste parti destarno interesse invece i filmati del Piper, i gruppi quali "The Rokes" con le loro chitarre EKO a freccia (ma li ho visti usare molto le Rickenbacker compreso 2 bassi contemporaneamente, di cui uno, il 4001 imbracciato poi da Shell), Mal dei Primitives e qualche nostro gruppo che interpretava le "Cover", vedi I Nomadi nati nel 1963 di cui io ho un basso Framus 5/156-2 anno1962 dello stesso modello che usava il loro bassista di allora, i Corvi con "Ragazzo di Strada", con il corvo Alfredo appollaiato su un trespolo ricavato sulla parte superiore della paletta del basso, oggi riscoperti. Anche io ero passato al basso, prima strimpellando con un Meazzi Wandrè modello Naika, avuto in prestito da un mio cugino, contrabbasso tosto un accidente, poi con un EKO 1100/MB/2 del 1962, comperato con rate settimanali, infine con un Hofner Solid Body modello 185, sostituito 2 anni dopo da un Hofne Violin Bass modello 500/1. Il mio primo Fender fu un Mustang Bass Copetition Blue usato, pagato lire 90.000 ad inizio 1970, poi passai al Precision comperato ad inizio 1973 e che ancora posseggo; però a fine 1970 per lire 180.000 avevo comperato un gibson EB0 che mi ha fatto compagnia per circa 13 anni, dato in permuta parziale a giugno 1983 per il mio G&L2000E, e che ancora rimpiango. Ma come era bella Napoli in quello scorcio secondi anni 60s, quando nell'aria aleggiavano i brani dei "The Shadows", dei "The Beatles" ed anche dei "Rolling Stones". Il negozio dove ci fornivamo aveva poco spazio per le trattative con i clienti, ma fuori c'erano file da "distribuzione del pane con tessera annonaria nella secoda guerra mondiale", con i nostri nasi incollati alla vetrina della esposizione strumenti, però se non trovavi lo strumento che cercavi, loro per forza ti volevano rifilare un clone Made in Italy (mi è capitato con un Cherson JB che mi volevano vendere mentre io avevo chiesto un autentico Fender Jazz Bass, lo stesso con una Meazzi Hollywood mod. Mustang al posto di una Fender Mustang e poi invece tentarono con una Fender Jaguar Custom Fiesta Red del1966 mentre io volevo una Gibson SG Special)ma questa me la rifilarono anche perchè mi piaceva, per lire 250.000, era il 1976. Ma a Napoli c'era anche Angela, la mia prima fregatura amorosa, era di Bari.
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