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thermochina
utente #3462 - registrato il 20/01/2004
Città: Iesolo
Genere: Blues, Heavy metal, Jazz, Rock.
Sono interessato a: Altro, Basso, Chitarra elettrica, Tastiera, Voce, Chitarra acustica.
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Attività

Furti di strumenti
di thermochina | 09 novembre 2015 ore 15:36
Salve volevo comunicarvi che mi sono stati rubati questi strumenti questo sabato mattina 07 novembre a jesolo. Polizia e Carabinieri sono sul caso, si sa che questi delinquenti di origine francese/nord africana hanno probabilmente base a Roma. Per favore passate ques...
Scarica, non scaricare? dillemma senza uscita? beh, forse no
di thermochina | 24 gennaio 2007 ore 18:28
Ho letto oggi un articolo relativo al download e le controversie relative al, piu’ specificatamente Scaricare musica è un reato? La Cassazione dice. Ora, la tematica mi sta molto a cuore ma preferisco non rispondere in un post bensi’ nel mio spazio “privato” ma accessibile a tutti…. Comincio a riflettere quando leggo questo:[…]Sono d'accordo. La cultura deve essere di dominio pubblico. La musica ed il cinema sono cultura e come tali devono essere accessibili da chiunque! Esistono le biblioteche per i libri, esiste il p2p per ciò che non potrebbe essere condiviso in altro modo.[…] Direi che sotto il profilo culturale potrebbe pure essere vero, ma vorrei fare una correzione, la seguente: Esistono le biblioteche per i libri e non solo (magari metterci piede ogni tanto e scoprire che spesso non c’e’ solo carta straccia…sempre piu’ si possono trovare dischi magari da ascoltare solo li, ma se ti interessa te lo vai a comprare no?, esistono le cineteche, o mio dio quale mostro apocalittico saranno… Quindi non parliamo di cose che forse non si conoscono molto bene, parliamo invece che per molti e’ semplicemente piu’ comodo. Entrando nell’argomento qualita’ poi… spesso abominevole soprattutto per quanto riguarda i film.[…] Quindi ben vengano i ragazzini che scaricano musica e film, probabilmente saranno dei grandi consumatori di supporti originali quando saranno adulti e avranno un reddito decente. Avranno una cultura più ampia per fare scelte migliori. Verranno venduti meno cd di festivalbar e più cd dei Doors, Led Zeppelin, ecc... Per un "Vacanze di Natale 06" rimasto sugli scaffali ci saranno 50 film di Lynch (uno a caso che adoro) comprati. […]Questa a mio avviso e’ una cosa totalmente priva di senso, l’utilizzo della rete volto alla ricerca e all’aumento della conoscenza e’ una cosa, il downloading sfrenato e’ un'altra. Scaricare film a mio avviso e’ una cosa pessima, ho visto dei film scaricati ed erano tutti di bassa qualita’, comprare un dvd nuovo e spendere 10 euro spesso vale la pena, vero che in Italia il prezzo della cultura audiovisiva e’ molto alto rispetto all’estero, ma allora la rete a cosa la usiamo? Io ho comprato all’estero di tutto, sia prodotti nuovi che usati e mai perso soldi (cosa che e’ accaduta in Italia per esempio), non capisco dove sta il problema, ebay e’ ovunque no? Cd a 1 euro + 2 euro di spedizione (piu’ o meno in tutta europa) e con 3 euro avete un cd originale second hand e solitamente tenuto bene (magari meglio di come lo trattereste voi), lo stesso per gli LP e per i Dvd. Quindi scaricare e poi diventare grandi consumatori di materiale originale non sta molto assieme….[…]Tutto questo, secondo il mio parere, rappresenta un valore inestimabile! Ricordo (ho quasi 27 anni) prima di internet, del p2p... La situazione, specialmente in una piccola cittadina come la mia, era triste: la cultura stagnava! Era impossibile accedere a musica e film che nemmeno si immaginava esistessero! I film d'autore (ma anche il trash, relegato alle notti di rete4), la musica non pubblicizzata dalle majors erano un'utopia! […] Beh, nella mia citta’ era lo stesso, ma non ho mai scaricato musica o film con programmi di condivisione, in Italia c’e’ la fortuna che ci sono molte reti televisive gratuite dove passano i film (ora vivo all’estero e questa cosa non avviene proprio), anche i cult e i trash, e con un semplice videoregistratore si possono registrare; ora qualcuno pensera’ ma e lo stesso no? No, perche l’emittente televisivo paga i diritti per trasmettere il film… Molte cineteche utilizzano proprio quelle registrazioni in quanto alcuni film sono introvabili o quasi.[…]Scusate il post un po' troppo idealista, ma senza p2p saremmo tutti un po' più ignoranti […] Questa si commenta da sola no?[…] Toccando il discorso cinematografico, se io volessi vedermi la parodia dei promessi sposi del trio Lopez, Amarcord di Fellini, La dolce vita, Ladri di biciclette, o anche solo La pazza storia del mondo, Animal House, dove li vado a noleggiare? Da Blockbuster no di certo, nelle videoteche attorno a casa, dove il film più vecchio è del 2002, ancora meno. Mi toccherebbe guardare la DeFilippi (oddio no!) […]Qualcuno continua a sostenere che e senza p2p saremmo tutti piu’ ignoranti… bah, mi limito a dire che non concordo, (spesso ci sono addirittura titoli e autori sbagliati, quindi direi che non e’ proprio un’ottima fonte). I film si trovano, anche quelli degli anni 10 e costano spesso come noleggiare un film da blockbuster, quindi non diciamo fesserie, se siamo cosi’ entusiasti della rete perche’ non la usiamo propriamente? Concordo per quanto riguarda la DeFilippi che non e’ certo da sola, provate a vedere all’estero che schifezze ci sono, ma se ci sono e’ perche’ qualcuno le guarda… ogni tanto spegnere la televisione non fa male.A mio avviso si puo’ fare a meno del peer to peer, ci sono casi in cui non copiare e’ impossibile, per esempio nel caso di alcuni libri, ma questo come ultima spiaggia, dopo aver consultato il catalogo bibliotecario, ricordando che esiste il prestito interbibliotecario e quindi si possono avere a Milano libri di una biblioteca di Catania. Per quanto riguarda i supporti audiovisivi oggi come oggi si puo’ trovare praticamente tutto, ogni cosa e’ stata riversata in Dvd, anche i film degli anni ’10 e costano pure poco, quindi ci sono poche scusanti. Ognuno di noi ha copie a casa (spero non materiale piratato, ossia comprato e venduto), le abbiamo sempre avute dai tempi delle cassette no? L’importante e’ mantenere un’adeguata proporzione altrimenti si ritorna al discorso del fornaio no? […] La musica va divulgata ma gli artisti hanno diritto a un rientro economico, anche se minimo. Quando si compra il pane lo si paga al fornaio, o no? Dovrebbe esserci un limite tra la promozione e l'effettivo consumo. Dietro un disco o un film c'è un lavoro enorme, un grande dispendio di energie e di denaro e tante persone che ci lavorano. Io sono d'accordo che l'arte vada divulgata e non credo che lo scopo di suonare sia arricchirsi materialmente, ma facendo così si svaluta il lavoro di tanti onesti professionisti. Io non ho mai scaricato e non scaricherò mai niente da internet, i dischi si comprano e i film si vanno a vedere al cinema o si comprano in DVD. Non c'è nessuna fretta di avere 200 pezzi in playlist e 50 film sull'hard disc, non c'è neanche il tempo materiale di usufruirne! Mi bastano due dischi al mese, anche perché devo avere il tempo di ascoltarli e di metabolizzarli. […]E’ comodo vedere il mondo solo dal proprio punto di vista, ossia quello del cliente del fornaio, ma quanti di voi scrivono musica? Dove sta scritto che il musicista o il compositore non possono e/o non devono essere un lavoro? Lo scrittore e’ un lavoro, il pittore e’ un lavoro, o forse mi sbaglio, come mangia questa gente? Va a rubare la notte? Ma alla fine della fiera si puo’ ben notare come stia diventando predominate il numero delle cover band e tribute band rispetto a gruppi che fanno musica originale, se siete autori magari potete capire cosa puo’ significare, se invece suonate per hobby allora magari potete fare uno sforzo provando a immaginare il mondo che sta dietro alla musica che ascoltate e ai film che vedete.
London Calling
di thermochina | 12 maggio 2006 ore 14:17
In sostanza anche essere un uomo da marciapiede non e' sempre cosi' semplice, soprattutto se si ha pure la tastiera senza le lettere accentate. Sono ancora per la strada (beh in ostello) e sto ancora cercando un appartamento che non costi cifre impossibili. Visto che che Londra e' stracostosa non capisco perche' ieri ho pagato due birre medie meno che in italia, bah. Comunque e' un casino, ma un casino bello, molto piu' vivibil di Milano e apparentemente meno inquinata. Saluti a tutti gli amici e anche ai non.
North East Music
di thermochina | 30 marzo 2006 ore 03:03
Collaborzione? No Grazie! pare questo lo slogan del nord est musicale, divisione, invidia, ecc... Notevole visto che non ci sono molti locali dove suonare, visto che oltre che a non esistere ospite, non esiste nemmeno pubblico... Divertente vedere che nemmeno la misica, per così dire popolare, desta l'alcun minima attenzione. La cultura musicale in italia non è praticamente mai esistita, se non la culuta prettamente commerciale, quindi che dire per tutto il resto? Bah, non è che sia incomprensibile per alcuni, ma allora perché i Motorpsycho hanno successo in Europa e nel mondo? Perché l'italia è musicalmente ferma agli anni '60? Non penso che ci sia risposta. Don Chisciotte va ancora contro i mulini a vento? No grazie, Sacho Panza vule i contributi, quindi bisogna fare reddito. Inutile lamentarsi, vendereste un termosifone in Sudan? Se si vuol dire che avete capito tutto della vita...P.S. se uno scrive un diario vuol dire che lo scrive per se stesso o per i postumi, risposte? avete mai scritto le risposte ad uno legalmente chiamato Decuius? Amen, per i cattolici. Fan..lo per gli altri. Sarò incoerente, se ti va bene leggi altrimenti vai a farti fott.re, stro.zo e comprati una macchinetta per farti i ca..i tuoi.P. P. S. chissà che mi censurino, tanto orami berlusconi insegna...P. P. P. S. scritto questo non lo faranno mai per antiberlusconismo, esiste una vera liberta? Vai a capire.
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