di paoloanessi [user #32554] - pubblicato il 27 luglio 2013 ore 11:00
Il made in Italy di M-Picks fa convivere due tecniche chitarristiche agli antipodi con il suo Mini Slide, il bottleneck in miniatura per chi ama le sonorità dello slide ma non intende rinunciare alla praticità delle diteggiature.
Il made in Italy di M-Picks fa convivere due tecniche chitarristiche agli antipodi con il suo Mini Slide, il bottleneck in miniatura per chi ama le sonorità dello slide ma non intende rinunciare alla praticità delle diteggiature.
M-Picks è una piccola azienda che si sta creando uno spazio con prodotti tutti da impugnare o calzare. In precedenza avevo già recensito l'Elastik Pick e il Magnetic Pick ed eccomi ora alla prova con questo Mini Slide, gentilmente fornitomi al MIS di Bologna.
Non sono un suonatore di slide. Rimane comunque una tecnica che in passato ho sufficientemente praticato da avere i principi di base, e quindi il primo passo è la regolazione dello slide. Di fatto, il Mini Slide ha un taglio su un lato quindi, dotato di pazienza e due pinze, nel giro di pochi attimi trovo la giusta regolazione scegliendo di calzarlo sul dito medio. Di norma lo slide o bottleneck s'infila sul mignolo o sull'anulare per intero, ma in questo caso le piccole dimensioni dell'oggetto offrono l'opportunità di piegare le dita che lo indossano, ed è la ragione principale per metterlo sotto torchio.
In effetti il Mini Slide è assolutamente immediato, salvo qualche momento di calibrazione nel saltare da una corda all'altra. Rispetto a uno slide classico che copre tutte e sei le corde, qui bisogna prendere qualche misura in più, ma ci si abitua con molta rapidità. Si presenta molto robusto e ben fatto, all'interno credo sia in lega di bronzo con delle piccole svasature che fanno da grip, in modo da non ruotare una volta calzato ed evitare che l'apertura laterale per regolarne la sezione scivoli verso le corde. Così come è stato concepito, una volta calzato rimane assolutamente immobile.
Il dito che lo calza funziona e si riesce a piegarlo per diteggiare anche se non con la stessa naturalezza che si avrebbe a mani nude. La nota dolente è il peso, che dopo pochi minuti si fa sentire, sopratutto per frasi dove è richiesta grande agilità. Per esempio, la tecnica del legato risulta un po' meno fluida, ma credo sia semplicemente una questione di abitudine e allenamento.
Per pochi euro ci si porta a casa un oggetto utile, divertente e funzionale, sicuramente meno impegnativo rispetto al bottleneck di misura tradizionale e che permette maggior libertà nell'utilizzare la mano diteggiante.