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Gibson dal trapezio ai giorni nostri
Gibson dal trapezio ai giorni nostri
di [user #22255] - pubblicato il

La Les Paul non è sempre stata come la conosciamo oggi. Il moderno Tune-o-matic è arrivato col tempo, come anche la stabilità nell'accordatura e l'intonazione regolabile per ogni corda. All'inizio, il suo ruolo era coperto da una spartana barretta di metallo dalle reminiscenze semiacustiche.
La Les Paul non è sempre stata come la conosciamo oggi. Il moderno Tune-o-matic è arrivato col tempo, come anche la stabilità nell'accordatura e l'intonazione regolabile per ogni corda. All'inizio, il suo ruolo era coperto da una spartana barretta di metallo dalle reminiscenze semiacustiche.

Quando Ted McCarty, a inizio 1952, portò a visionare il prototipo della nuova solid body Gibson proprio al chitarrista progettista della stessa, Les Paul, la chitarra era stata dotata dello spartano trapezio usato anche su alcune archtop Gibson.
Il trapezio era un attaccacorde con ponte cilindrico in metallo, senza compensazioni di sorta. Per un problema di angolazione del manico, i progettisti furono contretti al montare le corde passanti al di sotto dello stesso, cosa superata nel 1953 quando fu adottato lo stop bar (o stop tailpiece come preferite).
In foto è possibile ammirare entrambi i modelli: a destra quella del 1952 con ponte a trapezio e a sinistra quella 1953, con ponte stop bar wrap around, cioè con corde passanti al di sopra del ponte e avvolte intorno a esso per metà.

Gibson dal trapezio ai giorni nostri

Nel 1954 Gibson, per combattere la concorrenza rappresentata dalla nuova chitarra Stratocaster, dotata di ponte mobile, dotò alcune versioni della sua Les Paul di sistema Bigsby.
In catalogo spiccava il modello superiore chiamato Les Paul Custom, da tutti poi definito "Black Beauty", con l'uso di un ponte indipendente dalla funzione di attaccacorde, regolabile solo in altezza e con prevista una compensazione solo sulla seconda corda. Il sistema fu adottato anche sulla Gold Top del periodo.
Nella foto sottostante, una Custom del 1954 e una Gold Top datata 1956.

Gibson dal trapezio ai giorni nostri

Alla fine del 1956 ci fu la sostituzione del ponte fisso compensato con il nuovo Tune-o-Matic a selle indipendenti, usato però soltanto sui modelli più costosi. Le più economiche Junior e Special continuavano a conservare lo stop bar fisso.

Gibson dal trapezio ai giorni nostri

La Les Paul Custom raggiunse il top nel 1958 con il modello a tre humbucker.
Gli humbucker di Seth Lover avevano fatto la loro comparsa nella seconda metà degli anni '50. Per essere esatti, la prima chitarra Gibson ad adottarne uno fu una Lap Steel Hawaian Guitar del 1956, diretta erede della EH 150, cioè la prima chitarra elettrica del brand realizzata nel 1935.
I pickup erano i PAF, che furono montati fino al 1962 quando il dispositivo venne brevettato. In casa, i nuovi pickup venivano chiamati PAF 14, ma il loro numero di brevetto era quello del tanto disprezzato trapezio di Les Paul. Ironia della sorte, ciò accadeva quando lui non era più collaboratore Gibson, dopo l'uscita delle nuove Solid Guitar che in origine portavano il suo nome.

Gibson dal trapezio ai giorni nostri

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

Gibson dal trapezio ai giorni nostri
chitarre elettriche gibson hardware les paul
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bellissimo articolo.. grazie ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/12/2013 ore 07:36:29
bellissimo articolo.. grazie
Rispondi
Come sempre, un piacere leggere ...
di Ford78 [user #17514]
commento del 20/12/2013 ore 08:46:32
Come sempre, un piacere leggere i tuoi articoli, la home page è il posto che meritano
Rispondi
Complimenti bell'articolo. Immagino e spero ...
di KJ Midway [user #10754]
commento del 20/12/2013 ore 09:13:32
Complimenti bell'articolo.
Immagino e spero sia solo una premessa, sarebbe interessante completarlo con le differenze tra i Tune-O-Matic ABR-1 e Nashville, già il diverso sistema di fissaggio al body avrebbe molti spunti di discussione, il primo sostenuto da due perni avvitati direttamente nel legno, il secondo fissato su due boccole in metallo preventivamente inserite nel body.

Ciao
Ale
Rispondi
complimenti
di francesco72 [user #31226]
commento del 20/12/2013 ore 12:15:52
gran bel pezzo: sintetico ma preciso e completo. Tuttavia mi suscita una domanda che da molto mi ronza in testa: cosa paghiamo oggi di una la les paul? Prendiamo la standard che in europa costa 2.330/2400 euro, il materiale incide per meno del 20%, listini alla mano. Il costo del progetto, come detto, è ormai ampiamente ammortizzato. C'è una quota per mantenere la rete commerciale (peraltro non capillare come altre, mi dicono alcuni gestori di negozi di strumenti). Il resto, a mio parere, è il nome. Siamo ben gente strana.
Rispondi
Re: complimenti
di KJ Midway [user #10754]
commento del 20/12/2013 ore 14:45:28
Piccolo OT
Francesco, senza nessuna vena polemica ma evidentemente non hai ben presente il meteodo di costruzione di una Les Paul che incide notevolmente sulle ore di lavoro e queste hanno un costo.
Pensa solo al carved top al binding alla verniciatura, ma non è solo questo, vogliamo annullare il valore del progetto ormai ammortizzato? ti rimangono costi fissi ovviamente non abbattibili quali: materiali, manodopera, spese generali che comprendono i costi di gestione dello stabilimento e del personale che non concorre direttamente alla realizzazione dello strumento, tasse ed utile d'impresa.
Solo per citarne alcuni.
Poi ci aggiungi gli incrementi dovuti ai rivenditori i quali devono generare utile ed hanno spese generali proprie ed una mezza idea del prezzo te la sei fatta.

Nel caso qualcuno riuscisse a realizzare una Les Paul alla metà prezzo di Gibson, con una struttura organizzata, garantendo alti standard qualitativi e nel rispetto delle regole tributarie mi faccia un colpo che gliene ordino subito una.
Rispondi
Re: complimenti
di francesco72 [user #31226]
commento del 20/12/2013 ore 15:25:27
anch'io non intervenivo in polemica. però devo notare che metà del tuo intervento non tiene in considerazione quanto scrissi: i costi di materiale sono già considerati, infatti ne ho segnalato l'incidenza listini alla mano. Se vuoi qualche esempio più chiaro: a me, o a te o a pinco pallino le meccaniche grover che monta la chitarra che ho preso come esempio costerebbero circa 100 euro, 140 se fossero il top di gamma, dorate (nella standard non lo sono), il ponte (che è gibson, quindi self made, perciò ancor meno costoso di qualcosa montato su licenza) € 100,00, i burstbucker (stesso discorso di cui sopra) € 98 l'uno, per un totale, al cliente finale di € 400 circa, tieni presente che su questo valore è già conteggiata l'iva (quindi sottrai almeno il 20%) e comprende il ricarico del rivenditore che gibson non paga, ma incassa acquistando immagino dai produttori o addirittura producendo da se', in sostanza se io (o tu) fossimo l'azienda gibson il materiale lo pagheremmo poco più di 300 euro, legno escluso. Ora, vogliamo dire che produrre la liuteria (ossia body+ manico) costa 1.000 euro (ovviamente non è così) ma facciamo pure finta che scelgano solo i legni con cui si farebbero i sandali della principessa Taitù. In queste condizioni la chitarra costa loro 1.300 euro, ne mancano 1.000 per arrivare al prezzo finale, salviamo il 30% come margine di guadagno netto (già molto alto, ad oggi un'impresa che ha un margine netto del 10% è ricca), quindi tasse e rete commerciale costerebbero circa 700 euro, ossia poco più di 1/3 del prodotto (anche qui sono largo, ma va bene). Inoltre, la rete commerciale (che già avevo contato nel mio post precedente) non mi pare alla canna del gas, visto che tre negozianti su sei mi segnalano che gibson non tratta con tutti, ma solo con chi le garantisce grossi volumi, il che significa che tratta solo con chi la fa guadagnare.
Sugli "alti standard qualitativi" permettimi di dissentire: ho una les paul studio pagata in lire 1.200.000, un buono strumento ma nulla più. Di contro ho una steve vai premium pagata l'equivalente che è un ottimo strumento ed ha una dotazione anche migliore: ponte tremolo edge zero, tre p.u. di marzio e custodia rigida. La cosa curiosa è che possiedo anche una gibson explorer, pagata meno della les paul, ma che le è superiore in qualità.
Dimenticavo, mamma gibson mette sul mercato chitarre les paul identiche nella sostanza ma, che per essere verniciate in maniera diversa, o per essere distinte dal titolo "tribute" costano più delle normali. Sarà un caso che lo facciano solo con les paul e non con le sg o le explorer o sarà perchè il nome tira?
Rispondi
Re: complimenti
di KJ Midway [user #10754]
commento del 20/12/2013 ore 16:11:33
Capisco il tuo ragionamento e non vorrei andare oltre con l'OT, fare la lista della spesa comunque serve ben poco perchè come dici anche tu i prezzi dei PU o altro materiale che si fanno in casa difficilmente gli costano quanto li paghiamo noi e quindi è inutile fare le pulci agli euri.

Solitamente non si va da nessuna parte io sto sulla mia idea e tu sulla tua è giusto così.

In ogni caso seguendo il tuo ragionamento mi verrebbe da chiederti, ma allora una volta che hanno le belle tavole di legno e l'hardware smontato quanto gli costa tirar fuori una chitarra? perchè il macchinario che taglia body e manico costa anche di corrente elettrica oltre che di operatore, il tipo che infila il trussrod ed incolla la tastiera ha un costo, quello che fa il binding anche, quello che produce il top un altro e così via.
Hai mai provato ad andare a ritastare una Gibson con il binding alla tastiera? anche il più onesto liutaio ti spara il prezzo di una squier, forse perchè la lavorazione è realmente costosa?

La tua Studio pagata in lire adesso si trova ben sotto ai 1000Euro, all'inizio era nata come una Standard senza finiture proprio per l'utilizzo in Studio ma le finiture hanno un prezzo; adesso le Studio non sono più Standard povere ma sono chitarre con caratteristiche diverse, modelli entry level dove comunque la qualità è in linea con il prezzo.

Ciao
Ale
Rispondi
Re: complimenti
di slashlespaul [user #38481]
commento del 08/01/2014 ore 04:16:36
scusa il mio intervento un po' da troll, ma le tue affermazioni sono basate su presupposti errati.
Tanto per cominciare, il costo delle meccaniche e della parte elettronica non puoi conoscerlo nè calcolarlo, e comunque immagino che sia parecchio piu' basso dei 300 euro che tu hai ipotizzato.
Questo e' un punto a favore della tua tesi, ma andiamo avanti.
La gibson ha diversi stabilimenti, molti operai, alcuni dei quali liutai specializzati che percepiscono una paga piu' o meno alta, altri invece nel settore amministrativo, altri ancora in settori dirigenziali e strategici, poi i macchinari che sono soggetti non dico ad obsolescenza, ma quantomeno a un deterioramento, poi ancora le tasse, poi ancora i costi di marketig, poi ancora le sponsorizzazioni, gli endors e compagnia, i costi di trasporto per le materie, ovviamente i legni che vengono stagionati nella fabrica di Memphis se non sbaglio, eccetera.
A questo aggiungici i vari intermediari che dal produttore al consumatore concorrono all'incremento del prezzo finale.
Beh, a questo punto capirai che non solo non puoi calcolare precisamente quanto gibson guadagni su ciascuna chitarra, anche perche' bisognerebbe considerare le economie di scala (volgarmente quante chitarre all'anno produce e quante ne vende), ma capirai pure che molto probabilmente gibson non è detto che faccia profitti tutti gli anni.
Sicuramente il marchio si paga, ma i liutai sono in grado di praticare dei prezzi relativamente piu' bassi delle grandi imprese proprio perche' non hanno molti dei costi che ti ho descritto sopra (marketing, pubblicita', promozioni ecc...), e come contropartita non hanno un nome famoso nel mondo, e non sono in grado di vendere migliaia di chitarre all'anno.
Rispondi
Re: complimenti
di francesco72 [user #31226]
commento del 08/01/2014 ore 09:23:23
telegraficamente: probabilmente non mi sono spiegato lapalissianamente, ma tutti costi non espliciti che tu menzioni li avevo già considerati. Tieni poi presente che col fischio che il legno viene stagionato: se va bene lo passano all'essiccatoio il che significa centinaia di tavole al giorno anche in un solo stabilimento, inoltre la gibson si è inventata il manico baked, ossia legnaccio e trucciolo mescolati con la colla e tutto cotto (giusto per capire di che qualità stiamo parlando). Infine, se leggi l'intervento sotto mi sembra molto chiaro: un commerciante paga alla gibson (anzi all'intermediario) circa 2.300 euro una chitarra il che significa che a produrla costerà per forza meno di quella cifra. Il delta (oltre 1.000 euro) mi pare un po' esagerato considerando che, ribadisco, l'investimento in ricerca e sviluppo per un progetto del '60 è ZERO. Dopodichè, se questo è imputabile al commerciante o alla gibson non lo so. Di certo so che chitarre altrettanto (e frose più) valide costano anche la metà.
ciao
Rispondi
Re: complimenti
di slashlespaul [user #38481]
commento del 08/01/2014 ore 19:36:03
continui a fare degli esempi numerici totalmente sballati.
Conosci qualche commerciante?
Tutte le gibson costano 2300 euro al commerciante?
Sai che il prezzo che viene praticato al commerciante puo' cambiare in base ai rapporti con il rappresentante o al potere contrattuale del rappresentante stesso?
Ecco, non sai nulla. Poi ok, magari ci sono strumenti in commercio con un rapporto qualità prezzo migliore di gibson, non lo metto in dubbio, ma gibson e' un investimento vero e proprio, il marchio gibson vale negli anni. Una heritage 535 ad esempio, ammesso che sia qualitativamente uguale a una 335, costa forse 200 euro in meno, ma e' anche vero che non la rivenderai mai, o almeno la rivenderai a 1000 sì e no, mentre la 335 e' un assegno circolare, anche in tempi di crisi, e se in ottime condizioni, vale molto piu' da usata di quei 1000.
Questa e' la ragione per cui il prezzo lo fa semplicemente il mercato, e il mercato si autoregola.
Ora basta con queste affermazioni da cospiratore marxista eh, per piacere.
Ti ricordo che il muro di Berlino è caduto molti anni fa.
Rispondi
Re: complimenti
di francesco72 [user #31226]
commento del 09/01/2014 ore 16:47:5
dalla tua foga sembra che debba tenere alto l'onore del marchio, sarà mica che le vende, le gibson? Hai ragione le gibson non costano tutte 2.300 euro, altre costano anche meno ed il ricarico può essere maggiore. Ci sono pure gibson da 6.000 euro in negozio e che, purtroppo, costano di base i soliti 2.000 euro alla produzione.
Comunque la tua precisazione chiarisce tutto: sbaglio io a pensare che la chitarra sia uno strumento musicale e come tale vada valutato anche nel suo rapporto qualità prezzo. Da domani, anziché guardare il valore di bot e cct mi rivolgerò al catalogo gibson.
infine non capisco cosa c'entri il riferimento alle cospirazioni ed al marxismo, probabilmente hai messo parole a caso (come nei precedenti interventi) che ti suonavano bene, pardon che erano buona fonte d'investimento letterario.
Rispondi
Re: complimenti
di slashlespaul [user #38481]
commento del 10/01/2014 ore 01:38:33
la mia non è foga, ma io a differenza tua parlo di fatti. Magari potevo sembrare duro, se così è stato ti chiedo anche scusa, ma sappi che sono veramente stufo di sentire queste storie cospirazionistiche sui marchi blasonati come gibson e fender ree di vendere robaccia a prezzi elevati.
E poi le chitarre si comprano per tanti motivi, anche perchè suonano bene, ma non solo.
Prima di spendere migliaia di euro, qualsiasi individuo che abbia rispetto per i soldi mette in conto una eventuale valutazione storica della chitarra che vuole comprare.
Io non comprerei mai una chitarra a 2000 euro sapendo che la settimana dopo che l'ho ritirata dal negozio, non vale niente, anche se il suono fosse divino, infatti in quel caso la comprerei probabilmente usata.
Il riferimento al marxismo c'è tutto, considerando il tuo atteggiamento da "povero individuo costretto a diventare un mero consumatore dalla lobby della chitarra elettrica".
Rispondi
Re: complimenti
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/01/2014 ore 05:18:36
==ma sappi che sono veramente stufo di sentire queste storie cospirazionistiche sui marchi blasonati come gibson e fender ree di vendere robaccia a prezzi elevati==

non si tratta di cospirazione ma di, purtroppo, normale tendenza commerciale .. la sete di fare un profitto sempre maggiore non si estingue mai, per cui, finche' la gente resiste nell'acquistare un prodotto, e' certo che chi lo produce tenda ad aumentare il prezzo o a costruirlo in modo sempre piu' economico in modo da aumentare il guadagno..
Gibson e Fender non sono filantropi o liutai appagati dell'esprimersi della propria arte, sono strutture commerciali che riciclano all'infinito modelli inventati negli anni 40/ 50 / 60 e che debbono rendere conto ad azionisti ed investitori che, nel tempo, vogliono vedere i propri profitti aumentare ...
Rispondi
Re: complimenti
di slashlespaul [user #38481]
commento del 10/01/2014 ore 12:00:26
ok allora comprati una yamaha e statt buon
Rispondi
Re: complimenti
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/01/2014 ore 12:30:47
uno puo' comprarsi anche una sovrapprezzatissima gibson se pensa che gli serva, nessun problema, basta non essere illusi del fatto che il signor gibson (ma anche fender, yamaha, paul red smith, ibanez, ovation e compagnia bella) si alzi la mattina per far felici i chitarristi e non per spillare loro piu' soldi possibile...
Rispondi
Re: complimenti
di slashlespaul [user #38481]
commento del 10/01/2014 ore 17:20:24
mi sembra normale che un'azienda cerchi di massimizzare i profitti.
Anzi, sarebbe strano il contrario, infatti, se così non fosse, le aziende non esisterebbero proprio.
Rispondi
Re: complimenti
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/01/2014 ore 17:32:18
appunto.. quindi e' normale, senza per questo essere "cospirazionisti", aspettarci che vogliano fotterci, non credere che siano dei benefattori..
Rispondi
Re: complimenti
di slashlespaul [user #38481]
commento del 10/01/2014 ore 18:43:25
no aspetta, non fraintendermi.
Io ti contesto altro, ovvero che secondo te la Gibson vende della roba più o meno buona di qualità (con un marchio blasonato) a prezzi elevatissimi e ci guadagna un sacco. Dico solo che chi compra Gibson, fa un investimento, e il prezzo delle gibson è pur sempre stabilito dal rapporto domanda/offerta, come tutte le altre chitarre. Quindi non mi sento di condividere la tua visione, secondo cui esistono altre chitarre che suonano meglio e costano meno, e altre case che producono meglio a prezzi inferiori. Magari esisteranno pure chitarre che suonano meglio e hanno un prezzo inferiore, ma si svaluteranno di più, pertanto non sono in assoluto degli acuisti più oculati, e poi evidentemente le case che le producono, investono meno nelle attività extracaratteristiche, per questo possono permettersi un margine inferiore.
Rispondi
Re: complimenti
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/01/2014 ore 19:10:28
==secondo te la Gibson vende della roba più o meno buona di qualità (con un marchio blasonato) a prezzi elevatissimi e ci guadagna un sacco==
io dico, se semplicemente ti attieni a cio' che affermo, che la Gibson vuole guadagnare il piu' possibile, non offrirmi prodotti di qualita'.. quindi compro gibson se mi serve, come, se mi serve compro apple o fiat o qualcos'altro.. ma coscientissimo del fatto che questa gente non sono miei amici, ma piuttosto, gente che vuole fottermi..

===Quindi non mi sento di condividere la tua visione, secondo cui esistono altre chitarre che suonano meglio e costano meno, e altre case che producono meglio a prezzi inferiori==
non e' questione di "visione" .. e' questione di guardarsi un po' intorno e provare strumenti senza farsi influenzare dal blasone..

==Magari esisteranno pure chitarre che suonano meglio e hanno un prezzo inferiore, ma si svaluteranno di più==
penso che il miglior atteggiamento sia quello di prendere strumenti con l'idea di usarli il piu' possibile, non di tenerli un po' e quindi rivenderli passando la "sola" ad un altro..

anche perche' sicuramente risparmia di piu' chi, in tutta la vita, usa intensamente tre chitarre, non che ne compra e vende cinquanta perche' gibson non si svaluta...
Rispondi
Re: complimenti
di francesco72 [user #31226]
commento del 10/01/2014 ore 19:24:17
1 - forse slashlespaul ha confuso i nostri interventi (la cui filosofia di fondo è identica) mischiandoli.
2 - concordo con Yaso.
Rispondi
Re: complimenti
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/01/2014 ore 19:37:1
personalmente "contesto" l'idea per la quale dire che la Gibson commercia sia "complottismo", "marxismo" o altro del genere...
Sono, come tutti i commercianti su larga scala, dei ladri.. io posso avere bisogno di comprare da loro, ok, ma sempre di ladri si tratta...
Rispondi
Re: complimenti
di slashlespaul [user #38481]
commento del 11/01/2014 ore 03:46:26
ma vedi che proprio non capisci? Come ti ho già detto, tutte le imprese (tranne al massimo le imprese pubbliche e le no profit), e ripeto, TUTTE hanno come fine ultimo quello di massimizzare il profitto. TUTTE ACCIDENTI!!! Non esistono produttori di chitarre che vogliono guadagnare poco. NESSUNO!!! La gibson ha scelto di farlo posizionandosi in una fascia di mercato medio/alta probabilmente. Altre case scelgono di posizionarsi piu' in basso e altre piu' in alto.
Questo è. Tu lasci intendere che invece ci siano produttori che non danno importanza (precedenza) al profitto, ma a fare le chitarre buone. Non ha alcun senso la tua affermazione. Gibson vuole fare chitarre di qualita' medio/alta e vuole guadagnarci il piu' possibile, mentre Yamaha magari vuole fare chitarre di qualità medio/bassa e vuole guadagnarci il piu' possibile... eccetera eccetera eccetera tutte le imprese sul pianeta.
Come vedi la tua posizione non ha alcun senso.
Scusami, ma sei de coccio proprio eh.
Rispondi
Re: complimenti
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/01/2014 ore 08:59:46
==Tu lasci intendere che==
di cio' non ho ancora parlato.. ma ne parlo adesso:

tutti vogliono da me e da te piu' soldi possibile, nessuno ci ama .. c'e' chi lo fa pensando di doverci offrire comunque un certo standard qualitativo, un certo rapporto qualita'/prezzo .. c'e' chi lo fa facendo pesare sul prezzo il proprio prestigio e quindi offrendoci prodotti con un rapporto q/p peggiore, che pero' "noi" compriamo volentieri perche' c'e' quel nome sulla paletta ..


per esempio :

vai al link
una chitarra del genere, scarnissima e semplicissima (seppur a mio parere decisamente interessante), prodotta da Gibson, puo' essere tranquillamente venduta a 729 euro.. se la stessa identica chitarra la producessero (e magari gia' ne' producono una equivalente) Yamaha, Eko, Hofner, Godin, Danelectro, Ibanez, Jackson, Guild, Kramer o altre marche che, comunque, hanno un nome, ma non "forte" come il nome "Gibson", la dovrebbero vendere, per sperare di avere qualche acquirente, che so, a due terzi del prezzo Gibson o alla meta' dello stesso..

tutto qui'.. :-)

e' "COSPIRAZIONISMO" ?
Rispondi
Re: complimenti
di francesco72 [user #31226]
commento del 11/01/2014 ore 16:02:08
a mio parere il mio intervento iniziale (da cui è nato il baillame) era molto semplice e tutte queste repliche non le capisco. Tutti siamo consci che chiunque cerca il proprio profitto, ma il mio tema era che se compro una gibson la pago 10, se acquisto, ad esempio, un'ibanez di livello pari la pago 5. Entrambi i produttori stanno sullo stesso mercato mondiale, hanno gli stessi problemi: produzione, distribuzione, pubblicità, assistenza (ecc.) per cui mi viene da pensare che gibson faccia pesare molto il marchio.
Per inciso, sono stato buono giudicando di pari livello una gibson da 3.000 euro ed un'ibanez da 1.500, perchè in realtà la seconda ha soluzioni tecniche assai più all'avanguardia e che permettono maggiore versatilità dello strumento, vedansi ponte tremolo edge zero, configurazione HSH, manico wizard. Poi sono caratteristiche che possono anche non piacere o non servire, ma va riconosciuto al costruttore di averci impiegato tempo e denaro per studiarle e svilupparle, come d'altra parte va riconosciuto che le soluzioni tecniche di una les paul sono ormai ampiamente ammortizzate dal numero di strumenti venduti nei 40 anni di vita del progetto.
Nessuna cospirazione o complottismo e qui vi saluto definitivamente.
ciao
Rispondi
Re: complimenti
di yasodanandana [user #699]
commento del 12/01/2014 ore 00:40:50
concordo al 100% ...
Rispondi
Re: complimenti
di pastrana [user #34418]
commento del 30/10/2014 ore 09:51:10
"infine non capisco cosa c'entri il riferimento alle cospirazioni ed al marxismo, probabilmente hai messo parole a caso (come nei precedenti interventi) che ti suonavano bene, pardon che erano buona fonte d'investimento letterario"

;-DDD

Ogni tanto qui su Acco qualche *illuminato* capita (per pura casualità, immagino..) e certe cose ogni tanto si leggono, ma ammetto che questa sarebbe da incorniciare tra le migliori di sempre. L'equivalente di un KO tecnico nella boxe in uno scontro dialettico :)

Mi scuso per l'ot, ma mi sono appassionato alla lettura e proprio non ho saputo resistere.
Rispondi
Re: complimenti
di titti81 [user #30972]
commento del 05/01/2014 ore 00:50:16
Mi intrometto per dire due parole riguardo al costo dello strumento finito. Io possedevo una 335 '63 presa a metà 2012 e pagata 3400€, a metà dicembre passando per un negozio di strumenti dalle mie parti ho notato una les paul 58 in vetrina ed é stato amore a prima vista. Fatto sta che il giorno seguente sono tornato nel negozio con la mia 335 per farla valutare come ritiro usato per l'acquisto della les paul. Il negoziante mi ha chiamato dietro il bancone e di fronte al computer mi ha detto :"questo é il prezzo che pago io per comprarla nuova, di più non posso valutarla". Il prezzo era 2320€. Con già il rincaro Gibson per il proprio guadagno quindi il valore della chitarra finita sarà sui 1800 €, circa metà del prezzo di vendita. E credo che valga per tutta la gamma Gibson lo stesso discorso.
Rispondi
Re: complimenti
di dale [user #2255]
commento del 09/01/2014 ore 17:55:19
è una buona valutazione 2320 euro per la 63 used come nuova, pensa solo a quanto incide l'IVA....
Secondo me (dunque IMHO) è un errore comprare chitarre così costose nuove se poi si cambiano dopo un paio d'anni; in questo caso non è conveniente.
Io infatti ho preso sia la 335 che la R8 used come nuove e il prezzo era davvero buono, con calma si trova l'affare; se su va sul nuovo si perdono un sacco di soldi ed i prezzi sono alti concordo.


Peccato che hai dato via la '63 pur essendo ottima la R8 ci mancherebbe.
Rispondi
Re: complimenti
di slashlespaul [user #38481]
commento del 10/01/2014 ore 01:41:24
2320 è il prezzo che il negoziante paga evidentemente all'importatore, all'agente, o chi per egli, all'intermediario per dirla tutta. Confido che Gibson intaschi abbastanza meno.
Rispondi
Re: complimenti
di euke [user #1325]
commento del 10/01/2014 ore 13:40:09
Secondo me i 3400€ erano troppi. Un rincaro di più del 45% da parte del negoziante (basandosi sui 2320€ indicati) mi sembra un po' esagerato...
Rispondi
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