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Marshall espande la serie Handwired
Marshall espande la serie Handwired
di [user #116] - pubblicato il

Quattro nuovi modelli, tre combo e una testata, si uniscono alla linea di amplificatori valvolari fatti a mano di casa Marshall. Tutti ispirati a modelli che hanno segnato la storia del british sound, gli Handwired sono interamente prodotti in Inghilterra.
Quattro nuovi modelli, tre combo e una testata, si uniscono alla linea di amplificatori valvolari fatti a mano di casa Marshall. Tutti ispirati a modelli che hanno segnato la storia del british sound, gli Handwired sono interamente prodotti in Inghilterra.

Lo scopo della serie Handwired è riproporre alcuni degli amplificatori che più di ogni altri hanno contribuito a delineare lo stile di casa Marshall in oltre mezzo secolo di storia.
Come le controparti originali, gli amplificatori sono interamente fatti a mano e privi di circuiti stampati moderni.
Clicca sui nomi dei modelli per visitare le pagine dedicate sul sito ufficiale Marshall.

1962HW
Il combo, con 30 watt di potenza, due canali e due altoparlanti da dodici pollici, mira a ricreare fedelmente gli amplificatori Series II 1962. Il modello è lo stesso che Eric Clapton scelse per le sue sessioni con i Bluesbreakers di John Mayall, e ha acquistato a sua volta il soprannome di Bluesbreaker.
Il circuito è basato su quattro valvole ECC83, di cui una usata per il tremolo, una GZ34 rettificatrice e due KT66 per il finale. Come gli esemplari d'epoca, i nuovi Handwired montano trasformatori Drake.
Il tutto è completato da una coppia di Celestion G12C Greenback da 25 watt.

2245THW
Unica testata della linea presentata per il 2014, la 2245 è una replica esatta del Bluesbreaker. Potenza e dati tecnici sono identici al 1962HW, ma in formato head.

Marshall espande la serie Handwired

1958X
I watt scendono a 18 ed entrano in ballo le acclamate EL84 con il 1958X. L'amplificatore è una reissue del raro modello 1958 con tremolo in produzione tra il 1966 e il 1968.
Come il modello d'epoca, il nuovo 1958X ha un tremolo interamente valvolare ed è progettato senza feedback negativo sul catodo nello stadio finale.
Dei due canali di cui l'amplificatore è provvisto, il primo è senza tremolo ed è dotato di due soli controlli di volume e tono, mentre il secondo canale con tremolo aggiunge i controlli di intensità e velocità per l'effetto.
Il 1958X monta tre ECC83 di cui una per il tremolo, una EZ81 rettificatrice e due EL84 nel finale. Gli altoparlanti sono due Celestion G10F-15 da 15 watt e dieci pollici. I coni sono appositamente disegnati e trattati per offrire una risposta più morbida, simile a quella che avrebbero avuto i Greenback montati sulla controparte originale dopo intense sessioni di utilizzo.

1973X
Proveniente dallo stesso periodo storico, il 1973 condivide dati tecnici e sound con il 1958, a eccezione della dotazione di altoparlanti.
La potenza di 18 watt permette di raggiungere facilmente la saturazione e far lavorare più intensamente le valvole dal vivo e, soprattutto, in studio senza dover ricorrere a volumi esagerati.
Il 1973X monta una coppia di Celestion T1221 da dodici pollici per 20 watt, anch'essi trattati per risultare già "morbidi" al primo uso.

Marshall espande la serie Handwired

Marshall espande la serie Handwired
amplificatori marshall
Link utili
Marshall 1962HW
Marshall 2245THW
Marshall 1958X
Marshall 1973X
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Il prezzo sarà sicuramente alto! ...
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 16/01/2014 ore 14:35:38
Il prezzo sarà sicuramente alto!
Rispondi
Bella notizia, vediamo se il ...
di KJ Midway [user #10754]
commento del 16/01/2014 ore 15:50:55
Bella notizia,
vediamo se il nuovo 1962 migliora le pecche della buona base del vecchio, anche i 18W son sempre stati oggetti molto interessanti.



Rispondi
Belli................. ...
di Ford78 [user #17514]
commento del 16/01/2014 ore 17:39:3
Belli.................
Rispondi
Finalmente.
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 16/01/2014 ore 17:46:32
Era ora che tornassero a fare amplificatori seri, invece dei mini stack giocattolo, e altre fesserie da negozio dei cinesi..
Certo chissà che botta di prezzo.. tenendo conto che ormai ottimi marchi di amplificatori aumentano di giorno in giorno, voglio proprio vedere se questi attempati ma fascinosi signoroni inglesi saranno competitivi sul mercato
Rispondi
Re: Finalmente.
di Zado utente non più registrato
commento del 16/01/2014 ore 20:51:11
A loro non interessa il tipo di competizione che può invogliare gli altri produttori.E' un po' come il discorso Gibson,i Marshall si vendono "perchè sono Marshall",non perchè sono competitivi o danno qualcosa in più della concorrenza.Il prezzo sarà alto? "Sivvabbèmmaperunmarsciall li spendi anche 'sti soldi no?"

Alla fine se uno è contento di suonare un Marchio prima che uno Strumento,va bene così,l'importante è che ognuno sia contento.


Personalmente se voglio un marshall compro un ceriatone.Anzi,già fatto,mai guardato indietro.Oh a me interessava il suono,poi non mi bullerò con gli amichetti al bar ma pazienza :D
Rispondi
Re: Finalmente.
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 17/01/2014 ore 09:46:24
giusto....
Rispondi
Bellissimi ...
di Foolonthehill utente non più registrato
commento del 16/01/2014 ore 18:24:47
... non vedo l'ora di provarli.
A casa ho trovato la soluzione definitiva con i combetti da 1 watt (il JTM-1 ed il JCM-1) ma avere un bluesbreaker fatto bene, handwired, sarebbe veramente fantastico.
Anche il 18 watts 2x12 mi sembra molto promettente; non vorrei però che suonasse un po' più spigoloso rispetto al 1962.

Marco

P.S. I Marshall da 1 watt sono stati molto criticati, soprattutto per il loro prezzo.
La cosa è comprensibile ed infatti io ho impiegato due anni per convincermi a comprarli, acquistando nel mentre anche lo Yamaha THR-10 C (che adesso di fatto non uso più).
Effettivamente non sono economici; tutt'altro! Devo però dire che, a volumi da camera da letto, nessun altro amplificatore che ho (o che ho avuto) suona (suonava) così bene. Nemmeno quelli da 5 watts (in casa 5 watts sono un'enormità!), fatta eccezione - forse - per il Cornford Harlequin.
Non tutti hanno la fortuna di potere suonare suonare in locali o, comunque, a volumi elevati; potersi godere le proprie chitarre a tutte le ore, pure quelle della notte, è veramente una bella cosa! Più tempo a suonare e meno a guardare video su YouTube!
Naturalmente senza alcun intento polemico e, anzi, con un po' di invidia per chi suona anche al di fuori della propria camera da letto ...

S'intende che i puliti in stile Fender blackface non mi interessano ...
Rispondi
Re: Bellissimi ...
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 16/01/2014 ore 19:07:50
eh io purtroppo ho avuto qualcosa della serie "micro amp" (questo era il giocattolino da cinesi a cui mi riferivo). Mi fu regalata da amici non chitarristi, nè musicisti di alcun genere, che avevano visto qualcosa di piccolo con la scritta Marshall, e avevano urlato al miracolo...
Senza loro offesa... reso, buono, e acquisto di pedale più conosono alle mie esigenze..:D
Non conosco il jcm1 o il jtm, di certo saranno meglio, date anche le differenti dimensioni, non così ridicole come per i micro.
A me piace molto suonare a volumi adeguati..infatti ho il mio locale tranquillo e insonorizzato fuori città, con la mia testata e 4x12, e per fortuna, nonostante il periodo nero, riusciamo a fare un pò di concerti nella zona.. tuttavia anche io come tutti ho l'esigenza di suonare e studiare a casa, e un suono pessimo è provato che non ti stimola di certo...
Dopo tante ricerche per cercare un buon suono casalingo, sono arrivato alla mia soluzione definiva (che mi fa godere nel suonare a casa quaasi quanto nel mio locale): orange micro terror e cassa 2x12 con coni v30 incassata al millimetro sotto la mia scrivania.
Non si direbbe, ma anche a basso volume regala ottime soddisfazioni, specialmente in quel pulito un pò sporco che tira giù bluesettate paurose..;)
Non lo consiglio a te che hai trovato la soluzione definiva, ma come spunto e idea per chi è ancora alla ricerca di una pace interiore simile alla nostra
Rispondi
Re: Bellissimi ...
di Foolonthehill utente non più registrato
commento del 16/01/2014 ore 19:46:56
E infatti non ti azzardare a consigliarlo a me: ho già speso abbastanza per i due Marshall da 1 watt e con gli amplificatori da camera da letto ho chiuso!
Aggiungi che ho un accordo con la mia fidanzata in base al quale, nella nostra futura casa, avranno accesso solo i due "Marshallini" ed un altro amplificatore più grande. Quest'ultimo posto disponibile spiega il mio interesse per i Marshall handwired. Devo pensarci bene però e scegliere l'amplificatore giusto.
S'intende che gli altri amplificatori che ho o li venderò (è il caso degli Orange AD-30 HTC e AD-15 e della testata Dr. Z Mini Z) oppure li lascerò a casa dai miei (è il caso del Cornford Harlequin e del Victoria 5112).
Comunque, in attesa di individuare l'ultimo amplificatore, uno tra il Cornford ed il Victoria me lo porto!

In passato ho avuto anche il Tiny Terror con una cassa Orange 1x12 closed back (made in UK). A volume basso però non suonava benissimo (i "Marshallini" vanno molto meglio) e a volumi più alti preferivo l'AD-15. Il Micro Terror però non l'ho mai provato ... e nemmeno dovrei farlo avendo faticosamente trovato la pace interiore!

Quanta ragione hai quando scrivi che un suono pessimo non stimola! E, aggiungerei, quanti soldi buttati alla ricerca di un suono plausibile!

Marco
Rispondi
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