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Come funziona il chorus Roland
Come funziona il chorus Roland
di [user #32554] - pubblicato il

Il chorus prodotto dal combo Roland Jazz Chorus è uno degli effetti di modulazione più imitati di sempre. Il modo in cui è prodotto, però, non è lo stesso che si può ascoltare in un pedale o un effetto a rack. Vi sveliamo il segreto del chorus del Roland Jazz Chorus.
Il chorus prodotto dal combo Roland Jazz Chorus è uno degli effetti di modulazione più imitati di sempre. Il modo in cui è prodotto, però, non è lo stesso che si può ascoltare in un pedale o un effetto a rack. Vi sveliamo il segreto del chorus del Roland Jazz Chorus.

A volte in studio capitano le cose più strane, almeno apparentemente: quest'oggi, nel registrare gli arrangiamenti di chitarra per una piccola produzione musicale, decido di rispolverare il caro Roland Jazz Chorus.
Tra tantissimi colori possibili del chorus, quello prodotto dalla Roland ha un che di senza tempo, una sorta di evergreen dei chorus, con quel senso di apertura, quasi di freschezza si potrebbe dire, di frequenze alte pulite e distinte.
Così suona l'ampli, perfetto per riprodurre il sound fusion e new wave anni ‘80 ma soprattutto per ottenere tessiture arpeggiate che creino un arrangiamento omogeneo ed efficace. Questa, perlomeno, è l'idea che avevo in mente per queste parti di chitarra.

Come funziona il chorus Roland

Provate a immaginare, soprattutto chi non è mai stato in uno studio, la routine di inizio giornata: accendi tutte le macchine, cabli l'amplificatore (asta, cavo, posizionamento del microfono, in questo caso un Røde a condensatore molto brillante), fai i livelli del preamplificatore, regoli il canale ed entri in Cubase via Firewire. Crei il progetto con le relative impostazioni e a questo punto sei pronto per accordare la chitarra e poi scaldarti le mani. Ma, del resto, ci sta anche una prima pausa per lavarti via lo stress della prima ora passata a fare il fonico che pensa a 100mila cose. Altro che il chitarrista che arriva e vuole suonare!

Bene, finita la pausa, riscaldato, sono pronto: schiaccio "Rec" e comincio con una prova di suono senza pensare alla parte da registrare, sgranando qualche accordo. Con grande sorpresa il chorus nella traccia è praticamente sparito, o meglio, si sente più che altro una specie di disturbo in lontananza.
Provo a smanettare con il Rate e il Depth, le uniche due regolazioni presenti: il chorus inonda letteralmente la sala di ripresa, c'è eccome e funziona tutto bene.
Gira e rigira, provo a spostare il microfono sull'altro cono, quello di destra, ed ecco la sorpresa: il suono riprodotto da questo cono pulsa, con un detune e un leggero tremolo.
Provo allora a spostare indietro il microfono, in modo da riprendere entrambi i coni contemporaneamente e... sorpresa! Ecco il chorus.
La spiegazione è tanto semplice quanto curiosa: l'amplificatore crea "analogicamente" il chorus nell’aria sfruttando la somma di due segnali, di cui uno periodicamente variabile in intonazione. Il risultato crea di fatto la sensazione di chorus.
Curioso, vero?

Qui di sotto trovate dei clip audio, per apprezzare pienamente e immediatamente l’effetto.

Ecco quindi il solo cono di sinistra, nonostante il chorus sia acceso sull'ampli:


Mentre, microfonando solo il cono destro, questo è quello che si sente:


Posizionando il microfono a circa trenta centimetri al centro dei due coni e regolandolo su omnidirezionale, ecco finalmente il classico chorus Roland.


Come funziona il chorus Roland
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Røde
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Mi piace molto il Jazz ...
di waterdog [user #12638]
commento del 03/04/2014 ore 08:24:52
Mi piace molto il Jazz Chorus, ma questa non la sapevo, c'è sempre da imparare, grazie Paolo.
Rispondi
C'è sempre da imparare...
di Rothko61 [user #32606]
commento del 03/04/2014 ore 08:36:54
Mi è venuta voglia di fare un po' di esperimenti, mandando il segnale dry su un ampli e quello supereffettato sull'altro...
Chissà cosa ne esce...
Rispondi
Re: C'è sempre da imparare...
di smilzo [user #428]
commento del 03/04/2014 ore 12:19:42
Una figata. :)
Rispondi
Ora che ci penso...
di Rothko61 [user #32606]
commento del 03/04/2014 ore 08:38:54
... ma non è lo stesso criterio che si usa quando si utilizza un mixer di linea?
La Roland non ha fatto altro che dividere il segnale all'interno dell'ampli... l'uovo di Colombo...
Rispondi
Bella questa.. non ci avrei ...
di Oskar77 [user #17983]
commento del 03/04/2014 ore 08:44:55
Bella questa.. non ci avrei mai pensato.
Rispondi
Fantastico!!!
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 03/04/2014 ore 09:22:56
Grazie per questa info, non ci avrei mai pensato.. ecco cosa può fare un utilizzo sapiente della fisica e dell'acustica...:)
Rispondi
E' da parecchio che ci giro intorno...
di swing [user #1906]
commento del 03/04/2014 ore 09:23:25
Posseggo un Jazz Chorus 55 da parecchi anni ed il suo chorus mi è sempre piaciuto più di qualsiasi altro che abbia provato

(qui c'è un video che ho fatto poco tempo fa per paragonare vari pedali: vai al link )

ed ho cercato un bel po' in rete per capire se fosse una replica del blasonato BOSS CE-1 o del CE-2 e la conclusione è stata che è la replica del CE-1. Però questo tuo articolo mi rimette la pulce nell'orecchio, anche se può benissimo essere che il pedale misceli l'effetto detune al segnale dry come viene fatto sui due coni dell'ampli.
Rispondi
Possibile che nessuno in questi ...
di GuitaristOne utente non più registrato
commento del 03/04/2014 ore 10:27:2
Possibile che nessuno in questi anni abbia capito sta cosa? Fenomenale...
Rispondi
Re: Possibile che nessuno in questi ...
di swing [user #1906]
commento del 03/04/2014 ore 11:34:52
Ti assicuro che anche mettendosi di fronte all'ampli la cosa non si percepisce. E io che ho sempre pensato che fosse un chorus stereo che si distribuiva spazialmente tra i due coni..
Rispondi
Si chiama "stereo chorus" !! ...
di bend_it [user #29446]
commento del 03/04/2014 ore 12:14:52
Si chiama "stereo chorus" !!
Normalmente sono sovrapposti in un chorus mono, sono sempre separati in uno stereo. Il solo segnale modulato si chiama "vibe" ..vibrato.
...che io sappia.
Rispondi
Re: Si chiama "stereo chorus" !! ...
di GuitaristOne utente non più registrato
commento del 03/04/2014 ore 12:53:23
Concordo con tutti pienamente ed il tutto apre ad un mondo, per lo meno per me, ed ora mi divertiro a sperimentare varie forme di vibrazione sui canali separati, probabile che esca fuori davvero un altro tipo di sonorita oltre il leslie, chorus, phaser, flanger, vibe.... La cosa credetemi mi attrae troppo!!!
Rispondi
Dico la mia
di nicolapax [user #27042]
commento del 03/04/2014 ore 13:26:29
Beh oramai moltissimi di voi si sono annoiati nell'ascoltare la mia storia: ho il JC dal 1983, solo quello e mai avuto nient'altro, dello stesso periodo è la mia Greco LP lawsiute, la migliore che sia mai stata fabbricata (ho ricevuto un'offerta imbarazzante da un notissimo professionista qualche settimana fa),strausati entrambi in condominio con mio fratello, i suoi ed i miei figli (io faccio il musicista, fra l'altro).
Ho "scoperto" 'sta storia del funzionamento del chorus il 4° giorno che avevo il JC. Sinceramente a 14 anni non mi interessava un tubo dell'architettura progettuale e del funzionamento sbilanciato del segnale, ne dei vari perché quel mostro di ampli fosse fatto, suonasse (tutt'ora molti lo considerano quasi un Hi-Fi per chitarristi) e soprattutto PESASSE in quel modo. A 14 anni attacchi il cavo e cominci a sognare con gli occhi lucidi. Con gli anni sono arrivate altre sorelle della Greco, soprattutto acustiche canadesi che con il JC sanno tirare fuori quel non so che, che mi fa amare ancora tanto loro ed il mio lavoro.
Tutt'ora sono molto ignorante in materia su circuitazioni, percorsi, stadi di amplificazione e cose varie (tanto non faccio il fonico e uso solo il Roland), ma del mio JC so tutto, lo conosco da 31 anni e so cosa ottenere da ogni singolo movimento di manopola.
Per il resto grazie dell'informazione.
E' un motivo in più per amarlo, attaccare il cavo e iniziare a sognare con gli occhi lucidi.



PS usalo più spesso!!!!!!!!
Rispondi
grazie Paolo, è sempre un'ottima ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 03/04/2014 ore 14:55:43
grazie Paolo, è sempre un'ottima cosa sapere come funzionino certi suoni storici che ammiriamo, vorremmo imitare e non sappiamo neanche da dove sono partiti, il più delle volte.
Rispondi
Illuminante!
di Giovanni Ghiazza [user #31]
commento del 03/04/2014 ore 19:33:03
Sebbene l'aggettivo crei un ossimoro (!!!) gli esempi sono la prova concreta di come il JC sia inimitabile dai vari pedalozzi. Mi spiace non aver più il Fender Princeton Chorus (del quale feci articolo) per vedere se funzionasse nello stesso modo.
Grazie Paolo!
Rispondi
Re: Illuminante!
di bend_it [user #29446]
commento del 04/04/2014 ore 00:53:5
basta avere un pedalozzo stereo !
Rispondi
Re: Illuminante!
di Giovanni Ghiazza [user #31]
commento del 04/04/2014 ore 09:42:
forse (nel senso che deve avere un'uscita dry e una wet) e, sicuramente, due ampli.
Rispondi
Re: Illuminante!
di bend_it [user #29446]
commento del 04/04/2014 ore 10:31:07
due ampli, certo, o finale stereo e due casse.
Il chorus è per definizione la miscela del suono dry con quello wet (solo wet si chiama vibrato, da non confondere col tremolo). Nei pedali mono sono, ovviamente, sempre sovrapposti. Nei pedali stereo i due segnali vengo quasi sempre separati. Aggiungo il quasi perchè per esempio ho il corona chorus della TC che funziona così in modalità "chorus" mentre il "trichorus" ha suppongo tre strati (non so se due+uno o tre+uno) con una spazialità differente. Lo SCF della TC, il Boss "stereo chorus", il Rockman "stereo chorus" ( vai al link ), credo anche l'MXR stereo Chorus, ...funzionano tutti così.
Il fatto è che con il Roland Jazz chorus ascolti sempre il suono dall'ampli che ha i due coni troppo vicini e quindi ha poca differenza con un mono ... tutto qui.
Rispondi
il chorus SCF della TC ...
di bend_it [user #29446]
commento del 04/04/2014 ore 00:47:54
il chorus SCF della TC o lo stereo chorus della boss ... pure quello del rockman, funzionano tutti così, quelli ad uno stadio. Poi ci sono i "trichorus" ecc... e quelli sono un altro paio di maniche ...digitali.
Rispondi
non sai che roba suonare ...
di bend_it [user #29446]
commento del 04/04/2014 ore 00:49:37
non sai che roba suonare in stereo, con il chorus stereo appunto, ma con le casse separate nettamente, una due metri alla mia destra e l'altra due metri alla mia sinistra !!!! ...SPAAAZIO! .
Rispondi
scusate la franchezza...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 04/04/2014 ore 12:15:53
...e mi scusasse anche l'autore della recensione perchè non voglio muovergli critiche ma solo puntualizzare una cosa. il funzionamento del chorus è vecchio quanto il mondo! sono pochi a non sapere che funziona su segnali stereo di cui uno è diretto e l'altro modulato e variabile.comunque l'autore ha fatto bene lo stesso a pubblicare l'articolo, almeno quei pochi possono essere messi al corrente
Rispondi
Re: scusate la franchezza...
di GuitaristOne utente non più registrato
commento del 04/04/2014 ore 13:31:11
Tu lo sai ma nolti non lo sann, il bello è questo.... E quindi grazie per il bellissimo articolo...
Io per esempio savevo da sempre il principio di tali effetti messi li su carta e prodotti dai pedali ma il suono chorus in questo caso del roland io sinceramente lo ignoravo, pensavo che una parte di suono fosse modulato e l'altra leggermente ritardata ma non pensavo alle qualita intrinseche del principio nell'aria stessa... un conto è avere i pedali un conto è avere il 120 e fare esperimenti, e dio benedica quidi sti articoli che soldoni alla mano ti mettono davanti a fenomeni fisici reali da cui poi prendere spunto. Nessuno è sapiente su tutto amico!!!
Rispondi
Re: scusate la franchezza...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 04/04/2014 ore 20:43:3
mai detto che sono sapiente su tutto, è una tua interpretazione. non a caso ho scritto che, nonostante in molti lo sanno come funziona, comunque l'autore dell'articolo ha fatto lo stesso bene a pubblicarlo proprio per farlo conoscere a chi come te non lo sapeva, ci mancherebbe. ciao.
Rispondi
Re: scusate la franchezza...
di rockit [user #11557]
commento del 05/04/2014 ore 16:29:41
Io ho sempre saputo che il chorus si basa sulla sovrapposizione di segnale dry e segnale modulato.
Però essendo abituato a suonare mono pensavo che fosse normale sovrapporre "in mix" all'interno del circuito del chorus i due segnali e poi inviarli in stereo ai due coni avendo su entrambi il segnale dry ("al centro") e quello modulato "in movimento" da sinistra a destra secondo la modulazione.
Ho la netta impressione che questo sia quello che avviene se si usa un multifx + finale stereo.
Sapere che Roland lo realizza così, meccanicamente, per me è una sorpresa!

ciao
Lorenzo
Rispondi
:-)
di yasodanandana [user #699]
commento del 04/04/2014 ore 13:05:18
per farla semplice... tutte le modulazioni (flanger, phaser, chorus) si basano sull'accostamento del segnale diretto con quello ritardato, modulato e "spostato" di fase..
Alcuni tale accostamento lo fanno internamente a qualche apparecchio mixando in vari modi i due segnali, il roland jc120 lascia fare tutto all' "aria"
Rispondi
Re: :-)
di Claes [user #29011]
commento del 04/04/2014 ore 14:40:16
==== il roland jc120 lascia fare tutto all' "aria" === L'effetto acustico è forte da vicino ma non è "stereo" da lontano allo stesso modo. Quando è apparso sul mercato ne ho comprato uno ma mi sembrava ben presto "da night" chorus o no.
Rispondi
Altre modalità
di CupidoNet [user #1625]
commento del 05/04/2014 ore 07:25:02
Il mio chorus attuale, un MXR analog chorus, ha proprio due uscite separate direct e effect (rinominate Thru e Mono), ma non l'ho mai usato in stereo. Un vecchio chorus che ho posseduto molti anni fa, il Boss CE-3, permetteva di scegliere tra la modalità Direct su un canale e Effect sull'altra, oppure Direct + Effect su un canale e Direct - Effect sull'altra, che è ancora più interessante e spaziosa se ascoltata in stereo. Purtroppo i chorus moderni non hanno più questa impostazione...

Ciao, C.Net
Rispondi
Ora che ho il......
di FBASS [user #22255]
commento del 06/04/2014 ore 09:56:34
Nano Clone di EHX ( per l'uso limitato che ne faccio e prevalentemente per il Freetless Music Man Sterling), dopo aver dato via il chorus Boss CE 2 che non mi ha mai "Sconfinferato" molto, mi viene in mente l'unico che rimpiango e cioè quello che era incorporato nel mio amplificatore Ross Fame 50, degli altri anche incorporati nei multieffetti ( ho il Zoom MS-50G ) ne posso fare a meno, preferisco il phaser ed i delay, Carbon Copy MXR e Zoom 508 in testa, Ciccio il Napoletano.
Rispondi
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