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Power Station: l'attenuatore valvolare che fa da amplificatore
Power Station: l'attenuatore valvolare che fa da amplificatore
di [user #116] - pubblicato il

Steven Fryette annuncia il suo attenuatore di potenza a valvole per amplificatori fino a 150 watt. Grazie a una struttura attiva descritta come "a reattanza", la Power Station promette di rispettare la risposta dinamica dei coni e può trasformarsi in un vero e proprio finale di potenza quando richiesto.
Steven Fryette annuncia il suo attenuatore di potenza a valvole per amplificatori fino a 150 watt. Grazie a una struttura attiva descritta come "a reattanza", la Power Station promette di rispettare la risposta dinamica dei coni e può trasformarsi in un vero e proprio finale di potenza quando richiesto.

Il progettista californiano, ben noto al pubblico appassionato di prodotti boutique d'oltre Oceano per le sue testate voluminose quanto potenti, si rivolge ora ai chitarristi desiderosi di sfruttare a pieno i watt del proprio amplificatore anche in situazioni casalinghe o in fase di home recording, dove i volumi sfruttabili non sempre vanno d'accordo con il suono di cui si è in cerca. In arrivo per il 2015, Fryette presenta in anteprima la Power Station, attenuatore di potenza con un progetto diverso dal solito.

Gli attenuatori non scarseggiano di certo sul mercato, ma spesso portano con sé limiti e difetti che rendono complicato ricreare un sound a volumi particolarmente bassi. Interruttori per output pre-fissati non sempre si adattano ai livelli di pressione sonora richiesti dalla situazione, generando segnali troppo forti o troppo deboli, e non è raro che la risposta di un altoparlante cambi in modo radicale quando la quantità di segnale che gli si dà in pasto si riduce. Questi e altri inconvenienti sono ciò che Steven dichiara di aver risolto con il circuito valvolare della Power Station.

Power Station: l'attenuatore valvolare che fa da amplificatore

Diversamente da quelli resistivi o induttivi, il particolare attenuatore a reattanza contenuto nella Power Station si dice in grado di mantenere viva la risposta del cono e di conseguenza inalterato il timbro a qualunque volume.
Inoltre, grazie all'amplificatore valvolare integrato e ai controlli dedicati al volume, alla presenza e allo spessore del suono, oltre agli switch Brite e Warm, il chitarrista può modellare il sound in modi nuovi. Un modello troppo medioso può acquisire ora brillantezza e corpo, uno molto potente può essere attenuato e plasmato a piacimento, facendo il verso a un amplificatore di stampo moderno partendo da un modello vintage e viceversa. Amplificatori più piccoli possono essere persino boostati dalla Power Station con un aumento del segnale trasparente che ne rispetta l'impronta originale e porta l'output di una mini-testata al livello necessario per esibirsi senza problemi con una band al completo. Ultimo, ma non per importanza, la Power Station dispone di un loop effetti post-gain, indispensabile qualora l'amplificatore collegato non ne fosse provvisto.

Power Station: l'attenuatore valvolare che fa da amplificatore

La presenza dello stadio di amplificazione, di fatto, è in grado di trasformare il dispositivo in un finale di potenza da utilizzare in studio, da abbinare a preamplificatori a rack e a pedale, o anche a processori digitali.
La potenza erogata è di 50 watt sulla base di una valvola 12AX7 e due finali 6L6, e ne fa un perfetto stadio aggiuntivo per i piccoli amplificatori, una fonte di segnale per il monitoraggio personale sul palco o un secondo amplificatore per catene di effetti che prevedono due percorsi differenti per segnali dry e wet.

Tra le connessioni, la Power Station ha un'uscita di linea sbilanciata con cui registrare in diretta senza bisogno di collegare cabinet e dispone di ingressi e uscite separati per amplificatori e casse da 4, 8 e 16 ohm.

L'arrivo sul mercato della Fryette Power Station è attesa per metà gennaio 2015. Sarà difficile vedere l'attenuatore/amplificatore in Italia, ma le prenotazioni sono già aperte direttamente sul sito ufficiale con un prezzo finale annunciato di 599 dollari.
amplificatori fryette power station
Link utili
Fryette Power Station
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di 7cordista utente non più registrato
commento del 22/12/2014 ore 14:25:14
Come tutti i prodotti della medesima marca sarà qualitativamente al top, ma visto così mi sembra tanto un controllo di volume messo tra il finale e la cassa.

Poi mi piacerebbe sapere come fa questo oggetto a far muovere i coni di un amplificatore dopo averne attenuato la potenza.
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Re: Volume attivo?
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 23/12/2014 ore 06:44:31
è un'attenuatore di potenza... non un "tramortitore" :D Semplicemente ti permette di tirare per il collo alcuni apparecchi a volumi umani. Se prendi ad esempio un SL100 ti rendi conto che non c'è la regolazione del "master volume". Per farlo crunchare, quindi, è necessario alzare molto il volume e non sempre è possibile con un testatone da 100 watt valvolari. Questo aggeggino ti risolve il problema essendo una sorta di "master volume" esterno. Spiegato "alla buona" dovrebbe essere così.
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Re: Volume attivo?
di 7cordista utente non più registrato
commento del 23/12/2014 ore 15:54:14
Ok, ho capito. Quindi è utile solo per amplificatori di vecchia concezione che richiedono la saturazione delle finali. Perfettamente inutile per amplificatori moderni che suonano di pre.
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Re: Volume attivo?
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 23/12/2014 ore 16:08:21
no... è inutile con tutti gli amplificatori dotati di master volume. Molto più semplice. Sia i vecchi che i nuovi lavorano sia di pre che di finale.
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Re: Volume attivo?
di SysOper [user #10963]
commento del 23/12/2014 ore 18:54:13
Un attenuatore in genere ti permette anche, a differenza di un amplificatore con master, di fare a meno della cassa ed uscire con il solo segnale saturato a livello di linea. In questo caso poi sembra trattarsi di un finale valvolare vero e proprio, con diverse possibilità di regolazione timbrica e "in più" un attenuatore incorporato, e da questo punto di vista anche il prezzo è senz'altro interessante.
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Re: Volume attivo?
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 23/12/2014 ore 20:35:35
in questo caso particolare... si...
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Bellissimo, sarebbe perfetto per la ...
di crixout [user #14675]
commento del 01/01/2015 ore 14:58:43
Bellissimo, sarebbe perfetto per la mia plexi...
praticamente è un "finale" che attenua il suono ricevuto e lo ri-amplifica al volume e texture desiderato.
Avendo una PRE e due FINALI praticamente è un finale vero e proprio compreso della P.I.(presuppongo), le 6L6 gli garantiscono linearità senza interferire col gain.
Inoltre la possibilità di collegarci gli effetti permette di avere un Loop a chi nella'mpli non ce l'ha, anche se andrà a lavorare su un segnale "sporco" dovuto dal "tirare e saturare" il finale dell'ampli, ma almeno c'è, utile per i soli con un clean boost. e per me che un loop lo vorrei;)
Però come letto nel primo post, il problema fisico del Volume rimane, purtroppo certe sonorità si ottengono con un determinato "volume fisico" in grado di far muovere i coni a dovere, e questo è inopinabile e forse ul limite fisico insuperabile per un attenuatore.
Certo però che se l'uscita diretta è ben realizzata, questo potrebbe diventare molto utile.
mia opinione personale.
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