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La chitarra acustica entra in conservatorio
La chitarra acustica entra in conservatorio
di [user #116] - pubblicato il

I Conservatori aprono le porte alla musica pop e ai suoi strumenti. Il diploma di laurea di primo livello in Chitarra Acustica fa il suo esordio presso il Nicola Sala di Benevento con due testimonial d'eccezione e docenti selezionati tra affermati professionisti del settore.
I Conservatori aprono le porte alla musica pop e ai suoi strumenti. Il diploma di laurea di primo livello in Chitarra Acustica fa il suo esordio presso il Nicola Sala di Benevento con due testimonial d'eccezione e docenti selezionati tra affermati professionisti del settore.

La laurea in Chitarra Acustica diventa una realtà. Dopo i corsi di jazz e pop, anche il modulo specifico di chitarra acustica si fa largo nei Conservatori italiani.
A segnalarci la notizia è il chitarrista fingerstyle e didatta Micki Piperno, che da anni si prodiga nel tentativo di portare il mondo delle acustiche con corde in metallo all'attenzione delle istituzioni.

Ad abbracciare il modulo di chitarra acustica per l'anno 2015-2016 è il Conservatorio Nicola Sala di Benevento. Il triennio accademico fa parte del programma di Popular Music, per il quale Beppe Vessicchio e Gianfranco Lombardi sono i due testimonial d'eccezione, insieme ai docenti Aldo Bassi, Alessandro Bravo, Gianluca Podio e Rino Zurzolo.

La chitarra acustica entra in conservatorio

Il corso rappresenta la risposta alle richieste sempre crescenti dei musicisti e vuole essere un anello importante per ricongiungere la realtà musicale dei Conservatori classici con il grande pubblico e l'audience odierna.
Gli studenti si troveranno a confrontarsi con un percorso inerente la prassi esecutiva, la performance dal vivo, tecniche di arrangiamento e trascrizione, improvvisazione, composizione, produzione discografica e media elettronici.
Oltre alla chitarra acustica, l'indirizzo Pop interessa tutti gli aspetti della produzione musicale moderna e di strumenti quali piano, sintetizzatori, tastiere, chitarra elettrica, basso elettrico, batteria, canto e ottoni.

Mentre alcuni guardano con diffidenza l'attenzione dei Conservatori italiani in direzione di approcci musicali più moderni, tale interesse è un chiaro segno della voglia di "svecchiare" l'immagine delle istituzioni, donando al contempo ai musicisti la possibilità di acquisire titoli riconosciuti universalmente e una preparazione completa dal punto di vista musicale, esecutivo e professionale.

Maggiori informazioni e preiscrizioni (aperte fino a sabato 11 aprile 2015) sul sito ufficiale del Conservatorio San Nicola di Benevento.
musica e lavoro
Link utili
Preiscrizione Conservatorio San Nicola
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bella notizia, era ora.. ...
di superloco [user #24204]
commento del 26/03/2015 ore 11:09:02
bella notizia, era ora..
Rispondi
Casualmente la necessità di svecchiare ...
di nopairbaby [user #40212]
commento del 26/03/2015 ore 11:50:45
Casualmente la necessità di svecchiare le istituzioni e frasi fatte varie allo Stato gli viene quando c' è una crisi feroce e c' è bisogno di fare cassa. Quale metodo migliore di accogliere strumenti nuovi per aumentare gli iscritti e quindi le entrate monetarie? Per carità bene venga questa cosa di per sé ma davvero siamo disposti ad accettare la favoletta del cambiamento di faccia dei conservatori ed istituzioni? Non vogliono cambiare nulla, ma hanno solo bisogno di soldi. Cerchiamo di prendere le cose positive ma non scordiamo mai di pensare alle vere motivazioni dietro di esse. La chitarra acustica si suona da decenni ma i conservatori italiani si ricordano di dargli una valenza e dignità accademica nel 2015? Un abbraccio Adam looool
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Altra formalina pompata nella vena ...
di sbrook [user #42803]
commento del 26/03/2015 ore 12:49:3
Altra formalina pompata nella vena della musica popolare.
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E non solo la chitarra acustica...
di Rothko61 [user #32606]
commento del 26/03/2015 ore 12:57:06
L'Ansa ha dato notizia che "anche l'armonica a bocca, inventata alla metà dell'Ottocento, da decenni ormai è uno strumento con piena dignità, con un ricco repertorio classico e popolare.
Ed arriva adesso al Conservatorio di Roma Santa Cecilia: dal 1/o aprile e fino a luglio, partirà un corso di armonica cromatica, tenuto da Gianluca Littera, uno dei massimi armonicisti del mondo".
I conservatori stanno diventando progressisti? Battutaccia...
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Nooooooooo!
di Luciano m utente non più registrato
commento del 26/03/2015 ore 13:18:30
La musica popolare NO nel conservatorio! Dall' alba dei tempi questa si e' sempre appresa dal vivo, di generazione in generazione e il senso dell' auto-didattismo ha sempre fatto in modo che si differenziasse da popolo a popolo, da persona a persona. Che senso ha rendere tutto cosi' uguale?
No alla globalizzazione selvaggia.
Vi rendete conto vedere il blues "insegnato" (peraltro non da un bluesman nero ma da uno a cui "hanno imparato" il blus (sic) altri bianchi che a loro volta etc...) in un' aula scolastica come si insegna a solfeggiare o a "scalare" una tastiera su e giu'?!?
Orrore! diceva Enzo Tortora. Obbrobrio dico io!
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Re: Nooooooooo!
di fabiojay [user #20826]
commento del 26/03/2015 ore 16:57:16
Non sono d'accordo... Perchè chi sa suonare uno strumento fuori dal suo stile classico non deve essere riconosciuto con un diploma valido?
Solo chi fa musica classica può avere il diritto di insegnare e vedere riconosciuti i propri studi anche a livello statale??
A meno che non vengano riconosciuti a livello statale i corsi presso le varie scuole "minori" ben venga questo cambiamento del conservatorio!
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Ti pareva che non nascessero ...
di barandrea [user #33283]
commento del 26/03/2015 ore 13:28:58
Ti pareva che non nascessero polemiche anche su una notizia così!
Rispondi
sono d'accordo col cambiamento, però ...
di fabiojay [user #20826]
commento del 26/03/2015 ore 16:59:40
sono d'accordo col cambiamento, però non riesco a capire chi valuta gli insegnanti adeguati... insomma se fino a ieri non c'erano diplomati in popular music, chi la insegna ai nuovi allievi? vabbè, come ho già scritto in un altro commento, almeno sono contento che vengano riconosciuti gli sforzi anche a chi non suona musica classica
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