A questo punto inizia il divertimento, smonto tutto, con sorpresa vedo che sotto il manico è stato piazzato un pezzettino di carta vetrata tra manico e body, quindi significa che per lo meno questi strumenti vengono un minimo controllati prima di entrare nel mercato.
Prendo un po' di carta vetrata semifine e carteggio tutto il body per renderlo opaco e provo a farlo un po relic. Lo ammetto, mi è sempre piaciuto. Qualche ammacco qua e là e un po' di lucido da scarpe nei solchi, smonto le meccaniche, gli do una soffiata e le ingrasso.
Veniamo dunque all'elettronica: manca il pickup al ponte e ho nel cassetto quelli della Epiphone Dot, Alnico 5 Classic al manico e Classic Plus al ponte. Dato che sotto quello al manico vi è un adesivo con scritto "DOT: neck/bridge" e vedendo che ha un output inferiore all'altro, sotto vostro consiglio decido di usarlo come pickup da ponte sulla Stratocaster.
Fatto lo scasso sul battipenna, mi armo di nuovi potenziometri da 500k, switch Japan e jack nuovo.
Faccio fare il cablaggio da uno più competente e, cosa fondamentale data la qualità dei pickup, schermo il vano con alluminio adesivo.
Monto tutto, monto le corde e faccio un'oretta di set-up: truss rod, sellette e pickup. La carico in macchina e vado via per il weekend affidandomi ai software da dispositivi portatili. Il risultato sembra buono ma, non fidandomi, rimando il momento del giudizio al giorno in cui la attaccherò al mio Hot Rod.
Così ieri sera arrivo in sala prove, accendo il mio Hot Rod Deluxe e... wow! È una Stratocaster e suona da Stratocaster (a differenza di alcune messicane che mi è capitato di provare). Via di funk, grunge, classic rock e hard rock, e va ben oltre le mie aspettative. Il manico è il classico modern C al quale sono abituato, quindi il feeling è già ottimo.
Il pickup al manico è il più convincente e il più veritiero, a differenza del centrale, che sembra un po' più fiacco per lo standard Stratocaster ma comunque utilizzabile per la sua funzione, ma le posizioni manico e manico-centro sono perfette. La centro-ponte è abbastanza particolare, ricorda vagamente la combinazione la manico-ponte Telecaster, ma un pelo più morbida. Per quanto riguarda il ponte, è stata una scelta più che azzeccata: la timbrica non si discosta da quella dei single coil ma con più corpo e sustain, mi è sembrata più utilizzabile di alcuni humbucker di serie sulle americane (avevo una Special HSS e faceva pietà). Nel complesso i volumi risultano bilanciatissimi, nessuna friggitura e zero ronzii di sottofondo.
Questa è la mia esperienza e volevo condividerla, e mi rivolgo a tutti i ragazzi, adolescenti e squattrinati universitari che come me guardavano all'americana come alla pace dei sensi, pensando che ciò che hanno sotto le mani sia robaccia.
Con un set di pickup mediocri, pochi euro di pot e switch, una buona schermatura abbinata a un buon setup fatto con pazienza possono dare nuova vita al tuo legnaccio.